Guerra Ucraina, reporter Cnn Clarissa Ward incinta inviata al fronte: è polemica

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Da 12 settimane la 'chief international correspondent dell’emittente americana racconta il conflitto ed ora è a Kharkiv per girare uno speciale che andrà in onda in febbraio prima dell'anniversario dello scoppio della guerra

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Una decisione che ha sollevato molte polemiche, soprattutto sui social. Clarissa Ward, 43 anni, pluripremiata 'Chief international correspondent' della Cnn, ha infatti deciso di continuare a coprire il conflitto in Ucraina anche al quinto mese di gravidanza. La giornalista ha rivelato ai media di aspettare con il marito Philipp von Bernstorff il terzo figlio, un maschietto. La coppia ha già Caspar, 2 anni, ed Ezra, 4 anni. Da 12 settimane l’inviata dell’emittente americana racconta la guerra in Ucraina ed ora è a Kharkiv per girare uno speciale che andrà in onda in febbraio prima dell'anniversario dello scoppio del conflitto. Per molti utenti, la sua è una decisione lesiva dei diritti conquistati dalle donne in tanti anni di battaglie (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

"Non andrò in nessun luogo in prima linea"

"Ovviamente, è un'esperienza diversa tornare in Ucraina incinta di 20 settimane", spiega Ward. "Ma - assicura - non andrò in nessun luogo in prima linea e il team ha fatto di tutto per individuare tutte le strutture ospedaliere lungo i nostri percorsi". "Può ancora essere piuttosto impegnativo con i lunghi viaggi e il freddo intenso e bisogna essere vigili, ma ricordo a me stessa che migliaia di donne ucraine vivono questa esperienza ogni giorno", ha sottolineato. I molti che non sono in accordo con la sua decisione obiettano che le donne ucraine non hanno scelta e accusano che mettersi deliberatamente in una situazione pericolosa mentre si è in gravidanza può essere controproducente per tutte le donne che con fatica hanno conquistato il diritto ad essere tutelate e a lavorare in sicurezza quando sono incinta. La giornalista tira dritto per la sua strada, garantisce di sentirsi bene, di non avere nausee, di possedere un "sacco di energia" e di non essere ancora "così enorme", anche se ammette di essere "un po' stufa" mentre si avvicina all'ultimo trimestre di gravidanza. Ma, più che dalla guerra, sembra spaventata di finire "soverchiata" da tre maschietti e dalla loro "energia", nonostante abbia sempre sognato una famiglia numerosa, essendo figlia unica. 

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Sempre in prima linea

Nella sua carriera Ward, poliglotta con padre britannico e madre americana, è sempre stata in prima linea, anche per altre testate giornalistiche (Fox, Abc, Cbs). Ha seguito altri conflitti: dal Medio Oriente alla Russia fino all'Afghanistan dove, nel 2019, è stata la prima reporter occidentale a raccontare la vita nelle aree controllate dai talebani. A Kabul, nel 2020, ha seguito il ritiro americano, costretta a indossare gli abiti tradizionali imposti alle donne dai talebani per continuare a testimoniare quanto accadeva per le strade della capitale. Se l’è anche vista brutta quando la sua troupe rischiò un’aggressione da parte di sedicenti studenti coranici che le urlarono "copriti il volto" e tentarono di rubare le telecamere. Fortunatamente non ci furono conseguenze.

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Clarissa Ward
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