Podolyak, l'Italia faccia presto sulle armi-scudo
"Non abbiamo tempo, l'Ucraina ha bisogno di quelle armi subito". Così in una intervista a Repubblica Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Voldymyr Zelensky, a una domanda sulla fornitura dello scudo missilistico italo-francese 'Samp T' per proteggere Kiev. "Non ascoltate la propaganda russa - aggiunge -, le armi non servono a prolungare il conflitto. Ci servono per difesa e contrattacco proprio per far finire la guerra nel modo giusto". Da Roma, Kiev si aspetta "armi per la protezione dei civili e delle infrastrutture, per la protezione delle grandi città da missili da crociera e droni. Sistemi di difesa antimissilistica o antiaerea. Ma abbiamo bisogno anche di armi per un'efficace controffensiva e per liberare i territori occupati. Ci servono sistemi e razzi MLRS con una portata di 200 chilometri per distruggere le infrastrutture arretrate dell'esercito russo, i magazzini con i proiettili e gli stoccaggi di carburante. Abbiamo anche bisogno di carri armati pesanti e veicoli corazzati per avanzare rapidamente. E di artiglieria a canna da 155 millimetri, e dei droni". Avete contatti diretti con il governo Meloni? "Sì, e sono estremamente efficaci ed efficienti. Il primo ministro italiano analizza correttamente la guerra, trae conclusioni pratiche e vede lo sviluppo degli eventi in prospettiva: è un partner e un alleato efficace". Perché allora non è stato varato il decreto sui nuovi aiuti? "L'Europa non riesce a liberarsi di un certo conservatorismo. Ci piacerebbe molto che le decisioni a livello statale, anche in Italia, venissero prese più velocemente".