Le forze russe hanno affermato di aver conquistato la città nella notte mentre Zelensky nega le dichiarazioni del Cremlino. Berlino non esclude la possibilità di inviare aiuti al fronte
"A partire da oggi Bakhmut è stata liberata". Secondo quanto riportato dalla Tass, l'agenzia di stampa russa, il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica Popolare di Donetsk ha fatto sapere che le forze russe hanno liberato l'insediamento di Bakhmutskoye. Nella città dell'Ucraina orientale feroci combattimenti sono in corso da cinque mesi, con i mercenari del gruppo Wagner che attaccano le difese ucraine per aprire una breccia attorno a Bakhmut e al sobborgo di Soledar, epicentro della battaglia. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE)
"Bakhmut resiste"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo video discorso ha negato le dichiarazioni del Cremlino, facendo sapere che le forze ucraine stanno respingendo i continui attacchi alla città di Bakhmut nella regione orientale del Donbass e mantenengono le loro posizioni nella vicina Soledar seppur in condizioni molto difficili.
Secondo il comandante del battaglione Libertà della Guardia nazionale ucraina, Yevgeny Oropai, nel corso della notte ci sono stati diversi assalti massicci della fanteria russa vicino alla città. Lo ha detto alle tv ucraine, citato da Unian.
L'intervento tedesco
Il vicecancelliere e ministro dell'Economia e della Protezione del clima tedesco Robert Habeck, non esclude che la Germania decida in futuro di fornire carri armati Leopard all'Ucraina. “Osserveremo come si svilupperà ulteriormente la discussione", ha affermato il ministro, secondo il quale la dinamica della fornitura di armi a Kiev cambierà a seconda dello sviluppo del corso delle ostilità in Ucraina.
La decisione delle autorità tedesche non è stata apprezzata dall'ambasciata russa a Berlino che ha condannato la scelta di inviare veicoli da combattimento di fanteria a Kiev, definendola un altro passo verso l'escalation del conflitto in Ucraina e considerandolo un passo compiuto "sotto la forte pressione di Washington".