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Brasile, dopo assalto al Parlamento rimosso governatore Brasilia. 400 arresti

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©Ansa

Sale il numero dei fermati e il valore dei danni compiuti nel palazzo del Parlamento. Sospeso il governatore perché "non poteva essere estraneo ai fatti"

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Cresce il bilancio degli arrestati in Brasile a seguito dell'assalto alla sede del Parlamento compiuto ieri dai sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro. Il numero di fermati ha infatti raggiunto quota 400, mentre le forze dell'ordine continuano le attività di identificazione dei coinvolti nell'azione violenta.

L'irruzione degli ultrà dell'ex capo di stato ha ricordato quella compiuta due anni fa al Capitol Hill di Washington da parte dei sostenitori di Donald Trump ed è stata definita "vandala e fascista" dal presidente neoeletto Luiz Inacio Lula da Silva. 

Bolsonaro si dissocia

Nel frattempo Bolsonaro ha preso le distanze dai ribelli, sostenendo che: "Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali". L'ex capo di Stato ha poi respinto al mittente le accuse mossegli da Lula, dicendo: "Durante tutto il mio mandato sono sempre stato nel perimetro della Costituzione, rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà". 

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Rimosso il governatore di Brasilia

A seguito dell'episodio di ieri, il giudice della Corte Suprema Federale Alexandre de Moraes ha rimosso dal suo incarico per novanta giorni il governatore del Distretto capitale Brasilia Ibaneis Rocha. La motivazione della sospensione è stata dettata dal fatto che "la violenta escalation di atti criminali è circostanza che può verificarsi solo con il consenso, e anche l'effettiva partecipazione, delle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l'intelligence", come ha affermato ai media brasiliani lo stesso Moraes. Il giudice federale ha accusato Rocha di aver ignorato tutte le richieste di rafforzamento della sicurezza avanzate da varie autorità, con una "condotta ingannevolmente omissiva" nel difendere una falsa "manifestazione politica libera a Brasilia" e non considerando tutti gli appelli delle autorità a realizzare un piano di sicurezza per impedire ai manifestanti di accedere all'area del Congresso.

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La valutazione dei danni

Nel frattempo le autorità brasiliane hanno iniziato le operazioni di valutazione degli ingenti danni al Palazzo presidenziale, al Congresso e alla Corte Suprema di Brasilia. L'area è stata isolata dalle autorità, ma i bolsonaristi, molti dei quali vestiti con le maglie verdeoro della nazionale brasiliana, sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza, causando danni considerevoli. Particolarmente grave il danneggiamento di molti dipinti di grande valore presenti nel Parlamento.

I manifestanti nella notte hanno anche bloccato l'accesso ad autostrade e strade federali in quattro stati, con il Mato Grosso il più colpito in assoluto.

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