
Natale ortodosso, la "solitudine" di Vladimir Putin durante la messa al Cremlino
Il 7 gennaio è il giorno di Natale per le Chiese orientali cattoliche e le Chiese ortodosse che seguono ancora il calendario giuliano. Per l'occasione, il presidente russo ha partecipato, in totale solitudine, alla funzione religiosa che si è tenuta nella cattedrale dell'Annunciazione, all'interno del Cremlino

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha partecipato, in totale solitudine, alla funzione religiosa per il Natale ortodosso che si è tenuta a mezzanotte nella cattedrale dell'Annunciazione all'interno del Cremlino
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La tv di Stato russa ha trasmesso alcune brevi clip che hanno mostrato Putin assistere alla messa celebrata da tre sacerdoti ortodossi. Si tratta della prima volta, dopo anni, che il presidente russo ha assistito alla messa di Natale a Mosca piuttosto che in chiese che si trovavano in altre regioni della Federazione
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Il patriarca di Mosca, Kirill ha invece celebrato la liturgia nella Cattedrale del Cristo Salvatore, sempre nella capitale, come riferisce Ria Novosti. L'anno scorso, ha sottolineato invece la Tass, Putin aveva assistito alla funzione della notte del Natale ortodosso nella Chiesa dell'Immagine del Salvatore, situata nella sua residenza presidenziale a Novo-Ogaryovo, fuori Mosca

Il media di opposizione bielorusso Nexta ha rilanciato su Twitter le immagini della tv russa Rossija 1 in cui si vede Putin, maglione a collo alto e giaccone, da solo in una sala con i celebranti. Nexta ha parlato della solitudine del presidente "uscito dal suo bunker"

Il 7 gennaio è il giorno di Natale per le Chiese orientali cattoliche e le Chiese ortodosse che seguono ancora il calendario giuliano. Alcuni ortodossi hanno comunque preferito adattarsi al nuovo calendario introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII: in Grecia, ad esempio, il Natale coincide con quello cattolico

Nella maggior parte del mondo cristiano è usanza festeggiare la nascita di Gesù il 25 dicembre. Una data che nell'antica Roma coincideva con la festa pagana del "Sole invitto" durante la quale si celebrava la vittoria sulle tenebre. Prima dei vari scismi all'interno del mondo cristiano questa data era universalmente accettata, tranne che in Oriente dove si affermò prevalentemente il 6 gennaio

Questa distinzione ha resistito proprio fino a quando Gregorio XIII decise di introdurre il nuovo calendario (per l'appunto gregoriano), capace di avvicinarsi maggiormente alla realtà astronomica. Per riuscirci, in quell'anno, vennero eliminati i giorni tra il 5 ed il 14 ottobre

Modifica che le chiese ortodosse, però, decisero di non adottare continuando ad utilizzare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano. Unica eccezione la chiesa greca ortodossa che, come in Occidente, festeggia il Natale il 25 dicembre

Oltre alla data, ci sono anche altre differenze nella celebrazione del Natale ortodosso. I fedeli, infatti, osservano un periodo di 40 giorni in cui intraprendono un percorso di preghiera, durante il quale mangiano solo cibi magri, escludendo la carne e i latticini. Una privazione che il giorno della vigilia diventa totale con un completo digiuno fino alla mezzanotte, quando si tiene la messa notturna
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