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Ucraina, Erdogan: cessate il fuoco. Putin: Kiev riconosca regioni

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Colloquio telefonico tra il presidente turco e il leader del Cremlino. Tra i temi toccati il conflitto in corso, con la replica del presidente russo che si dice disposto a trattare in cambio della legittimazione della nuova realtà territoriale 

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Gli sforzi per giungere a una pace in Ucraina devono essere sostenuti da un ''cessate il fuoco unilaterale'' e da una ''visione per una soluzione equa''. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan al leader del Cremlino Vladimir Putin durante il colloquio telefonico di oggi, come riferisce la presidenza di Ankara in una nota. Dal canto suo il presidente russo ha ribadito nella telefonata con l'omologo turco Erdogan che la Russia è aperta "a un dialogo serio" se Kiev "soddisfa le richieste note e tiene conto delle nuove realtà territoriali". Lo afferma il Cremlino, come riporta Interfax (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).

Erdogan: "Serve visione per soluzione equa"

"Gli appelli alla pace e ai negoziati tra Mosca e Kiev dovrebbero essere sostenuti da un cessate il fuoco unilaterale e da una visione per una soluzione equa", ha detto Erdogan a Putin durante il colloquio telefonico, secondo una dichiarazione rilasciata dalla presidenza turca. Nella telefonata tra i due leader, si è discusso anche di energia, relazioni bilaterali e di Siria. In particolare, Erdogan ha affermato di aver rafforzato le infrastrutture per la creazione di un centro per il gas naturale in Turchia e che completerà la road map sulla questione il prima possibile. Secondo l'agenzia Tass, Erdogan ha inoltre chiesto  misure specifiche per liberare il nord della Siria dai terroristi. "Gli appelli alla pace e ai negoziati tra Mosca e Kiev dovrebbero essere sostenuti da un cessate il fuoco unilaterale e da una visione per una soluzione equa", ha detto Erdogan a Putin durante il colloquio telefonico, secondo una dichiarazione rilasciata dalla presidenza turca. Nella telefonata tra i due leader, si è discusso anche di energia, relazioni bilaterali e di Siria. In particolare, Erdogan ha affermato di aver rafforzato le infrastrutture per la creazione di un centro per il gas naturale in Turchia e che completerà la road map sulla questione il prima possibile. Secondo l'agenzia Tass, Erdogan ha inoltre chiesto  misure specifiche per liberare il nord della Siria dai terroristi. 

Putin: "Kiev riconosca le nuove realtà territoriali"

Nel colloquio con Erdogan, Putin "ha sottolineato il ruolo distruttivo degli Stati occidentali, che hanno potenziato il regime di Kiev con armi ed equipaggiamento militare, fornendogli informazioni operative e la designazione degli obiettivi", si legge nella nota del Cremlino. "Alla luce della disponibilità alla mediazione turca per una soluzione politica del conflitto, Putin ha ribadito l'apertura della Russia a un dialogo serio - a condizione che "le autorità di Kiev soddisfino le richieste ben note e più volte espresse e tengano conto delle nuove territoriali realtà", ha fatto sapere la presidenza russa. Durante la conversazione sono state discusse anche questioni relative all'ulteriore espansione dei legami commerciali ed economici, principalmente nel settore energetico: "È stata rilevata l'importanza prioritaria dell'attuazione di progetti congiunti strategicamente significativi come la creazione di un hub regionale del gas in Turchia e la costruzione della centrale nucleare di Akkuyu". Si rileva inoltre che "considerando la validità degli accordi di Istanbul del 22 luglio 2022 sull'esportazione di grano ucraino e lo sblocco delle forniture di prodotti alimentari e fertilizzanti dalla Russia, è stata sottolineata la necessità di un approccio integrato consapevole, che implichi la rimozione di tutti gli ostacoli alle esportazioni russe". Nel colloquio tra Putin ed Erdogan si è prestata attenzione anche alla situazione in Siria. "È stata valutata positivamente la riunione dei ministri della Difesa tenutasi a Mosca nel dicembre 2022 con la partecipazione dei vertici dei servizi di intelligence di Russia, Turchia e Siria. È stato espresso l'auspicio che lo sviluppo di contatti in tale formato trilaterale possa contribuire a un miglioramento fondamentale della situazione nella Repubblica araba siriana, compreso il ripristino della sua integrità territoriale, la risoluzione del problema dei rifugiati e il compito di combattere le strutture terroristiche internazionali", ha aggiunto il Cremlino.

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