Morte Ratzinger, Tajani a Sky TG24: “Era un europeista convinto, il suo pensiero resterà”

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Il ministro degli Esteri ha ricordato le parole di Benedetto XVI a proposito delle radici cristiane del Vecchio Continente. “Probabilmente non è stato appieno compreso nella sua grandezza, sarà un riferimento culturale per tutti”, ha dichiarato

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"L’impegno di Benedetto XVI, come anche quello di Giovanni Paolo II, per un’Europa unita dal punto di vista culturale e non soltanto dal mercato comune resterà per sempre". È questo il ricordo che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha riportato a Sky TG24 a proposito del Papa Emerito Benedetto XVI, deceduto il 31 dicembre 2022 (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LA FOTOSTORIA). “È stato un convinto europeista e penso che sia anche un vero e proprio riferimento culturale, soprattutto per la famiglia del Partito popolare europeo. Il vuoto che lui lascia è enorme, ma i suoi scritti e il suo pensiero resteranno nella storia del nostro Continente”, ha dichiarato Tajani (TUTTI I VIDEO - LO SPECIALE).

Il ricordo

Il ministro degli Esteri ha inoltre ricordato la prima volta che l’ha conosciuto. "Me lo ricordo, era ancora cardinale e fu durante una messa alla cattedrale di Sant’Aurea ad Ostia, che lui stesso presideva. Fece una bellissima omelia sulle radici cristiane dell’Europa e quando lo andai a salutare in sacrestia mi disse: 'Non c’è bisogno che si presenti, so chi è lei'. Lo rividi poi quando divenne Papa, lo salutai e mi disse ancora: 'Mi ricordo di lei, non c’è bisogno che si presenti'. Da parte mia, perciò, c’è profondo affetto”. Inoltre, come racconta Tajani, “pochi giorni fa ho ricevuto al ministero uno dei suoi libri che avevo presentato all’Università cattolica di Milano. Lui è venuto a saperlo e me lo ha inviato con la sua dedica”.

Pope Benedict XVI celebrates the "Via Crucis," the Way of the Cross, at the Colosseum in Rome. (Photo by Alessandra Benedetti/Corbis via Getty Images)

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L’opinione su Benedetto XVI

“In tanti non l’hanno compreso. Anche il famoso discorso di Ratisbona fu male interpretato, non era nemico di nessuno, tantomeno dell’Islam”, ha evidenziato Tajani. In molti, però, sembrano essersi ricreduti sulla figura di Benedetto XVI. “Mi ha colpito molto quello che è successo questa mattina”, ha evidenziato Tajani, “quando ho sentito persone in strada dire che forse Papa Benedetto XVI non è stato sufficientemente compreso. E soprattutto la sua grandezza penso non sia stata capita”.

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Il dialogo

Secondo Tajani, a parlare della politica estera di Papa Ratzinger sono stati soprattutto i suoi viaggi. “È partito dalle radici cristiane dell’Europa e da lì ha dialogato con tutti, guardando al mondo intero e ragionando con diverse realtà. In fondo, soltanto avendo un’identità certa si può parlare con gli altri, senza temere nulla. Così non si può mai avere paura del confronto con gli altri: basti ricordare gli incontri di Benedetto XVI con il rabbino capo di Roma”. Infine, Tajani non dimentica il dialogo intercorso con il governo italiano. “Il rapporto con la maggioranza di centrodestra fu sempre molto proficuo. Silvio Berlusconi, essendo credente, ha sempre mostrato un profondo rispetto per la figura di Benedetto XVI".

Una veduta della Basilica di San Pietro, 13 marzo 2019.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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