Papa Francesco: “Pregate per Ratzinger, è molto malato”

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Il Pontefice, al termine dell’udienza generale, ha parlato del suo predecessore “che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa” e ha chiesto di “ricordarlo, chiedendo al Signore che lo consoli, che lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine”. Il direttore della Sala stampa: "Nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all'avanzare dell'età. La situazione al momento resta sotto controllo"

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Papa Francesco, al termine dell'udienza generale di oggi, ha chiesto ai fedeli di pregare per il suo predecessore: "Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli, che lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine". "In merito alle condizioni di salute del Papa emerito, per il quale Papa Francesco ha chiesto preghiere al termine dell'udienza generale di questa mattina, posso confermare che nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all'avanzare dell'età - ha fatto sapere il direttore della Sala stampa Matteo Bruni - La situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici. Al termine dell'udienza generale Papa Francesco si è recato al monastero Mater Ecclesiae per visitare Benedetto XVI. Ci uniamo a lui nella preghiera per il Papa emerito". Le condizioni di Ratzinger si sono aggravate già nei giorni precedenti al Natale, quando ha iniziato ad accusare in particolare "problemi respiratori", apprende l'Ansa da fonti qualificate. Benedetto XVI ha trascorso il Natale sempre all'ex monastero Mater Ecclesiae dove per lui è stata officiata una messa in casa nella cappellina.

"Consolazione a chi vive il dramma della guerra, in Ucraina e altrove"

"L'amore di Dio che si è rivelato a Betlemme porti la consolazione ai nostri cuori, turbati dal dramma della guerra in Ucraina e in altre parti del mondo", ha detto ancora Papa Francesco nell'udienza generale in Sala Nervi, salutando i pellegrini polacchi. "Anche voglio ringraziare il popolo della Polonia per tutto l'aiuto che dà al popolo ucraino", ha aggiunto. "Ricordiamo che nella storia dell'umanità l'ultima parola spetta a Dio, perché 'tutto appartiene all'amore' - ha proseguito il Pontefice citando San Francesco di Sales, di cui oggi ricorre il quarto centenario della morte - A ognuno di voi, alle famiglie polacche e ucraine che si trovano attualmente nella vostra Patria, la mia benedizione". Nel suo saluto ai pellegrini tedeschi, il Pontefice ha anche detto: "Oggi, nella festa dei Santi Innocenti, pensiamo ai più piccoli, a tutti i bambini che soffrono lo sfruttamento, la fame e la guerra. Il Signore ci aiuti con la sua benedizione a proteggerli e a sostenerli".

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"Basta con la caricatura mondana del Natale"

"Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata", ha detto poi il Papa. "No, l'amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù - ha sottolineato il Pontefice -. Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità". "I nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene: il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell'austerità", ha aggiunto. "Un altro aspetto che risalta nel presepe è la povertà, intesa come rinuncia ad ogni vanità mondana - ha proseguito - Quando noi vediamo i soldi che si spendono per la vanità! Tanti soldi per la vanità mondana! Tanti sforzi, tante ricerche per la vanità!". "Gesù, il Re dell'universo, non si è mai seduto su un trono: è nato in una stalla, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia; e alla fine è morto su una croce e, avvolto in un lenzuolo, è stato deposto nel sepolcro", ha ricordato il Papa. E a proposito della mangiatoia ha spiegato che "questo segno ci mostra lo 'stile' di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza. Con questo suo stile, Dio ci attira a sé. Non ci prende con la forza, non ci impone la sua verità e la sua giustizia, non fa proselitismo con noi. No, vuole attirarci con l'amore, con la tenerezza". E non con "un amore possessivo ed egoistico, come purtroppo è tanto spesso l'amore umano". Francesco ha infine indicato "un grande insegnamento, che ci viene da Gesù Bambino attraverso la sapienza di San Francesco di Sales: non desiderare nulla e non rifiutare nulla, accettare tutto quello che Dio ci manda". "Ma attenzione! Sempre e solo per amore, perché Dio ci ama e vuole sempre e solo il nostro bene", ha concluso.

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