Questa la decisione della Corte d'appello di Bruxelles. Per Pier Antonio Panzeri l'udienza è stata spostata al 17 gennaio. Per Nicolò Figà-Talamanca, invece, la modalità del braccialetto elettronico concessa lo scorso 14 dicembre è stata "sostituita dalla semplice proroga della detenzione preventiva"
Pier Antonio Panzeri e Niccolò Figa-Talamanca, indagati per lo scandalo Qatargate, restano in carcere. Questo è quanto disposto dalla Corte d'appello di Bruxelles dopo l'udienza tenutasi oggi nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura federale relativa a fatti presunti di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio. I giudici hanno deciso di annullare la scelta di prima istanza sulla concessione del braccialetto elettronico per Figà-Talamanca: la modalità era stata accordata lo scorso 14 dicembre ma è stata "sostituita dalla semplice proroga della detenzione preventiva". Per Pier Antonio Panzeri, invece, su sua richiesta, "l'esame del dossier è stato rinviato al 17 gennaio 2023". "Nell'interesse dell'inchiesta - conclude il Parquet - nessun'altra informazione sarà diffusa per ora. La stampa verrà informata di eventuali nuovi sviluppi attraverso un comunicato stampa".