Varcata la zona aerea di Difesa dell'isola. Per Taiwan si tratta della più grande incursione di aerei cinesi in un solo giorno, in risposta all'approvazione del budget per la Difesa di Washington che prevede lo stanziamento di dieci miliardi di dollari nei prossimi cinque anni in assistenza a Taipei
Maxi incursione aerea e marittima della Cina. 71 velivoli da combattimento, compresi caccia e droni, hanno sorvolato in 24 ore lo spazio aereo di Taiwan. 43 dei quali - rendo noto il ministero della Difesa di Taipei - hanno sconfinato nello Stretto superando la cosiddetta linea mediana che lo attraversa, una “buffer zone” non ufficiale all'interno dell'area di difesa aerea. Nello stesso giorno c'è stata anche l' incursione di sette unita' navali cinesi nei pressi dell'isola in risposta all'approvazione del budget per la Difesa di Washington.
Le reazioni
Taiwan fa sapere di monitorare le mosse dei cinesi tramite sistemi di difesa missilistica e imbarcazioni della Marina militare. Mentre Pechino afferma che si tratta di "esercitazioni" per rispondere alle provocazioni del governo eletto dall'isola che la Cina considera sua parte integrante e degli Stati Uniti. "E' una risposta ferma all'attuale escalation di Usa e Taiwan ed alle loro provocazioni" ha detto un portavoce dell'esercito cinese. Intanto la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ribadisce che le necessità di rafforzare la difesa di fronte "alla continua espansione dell'autoritarismo". "Più preparativi facciamo, meno possibilità ci saranno di tentativi di aggressione - ha concluso - più saremo uniti, più forte e sicura sarà Taiwan".
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Gli Stati Uniti
Il National Defence Act firmato dal presidente degli Stati uniti Joe Biden prevede 858 miliardi di dollari di spese militari per il 2023, tra cui lo stanziamento di dieci miliardi di dollari nei prossimi cinque anni in assistenza a Taiwan per modernizzare il proprio apparato di sicurezza. Gli Stati Uniti prevedono, inoltre, di estendere anche a Taiwan l'invito a partecipare alle esercitazioni navali Rimpac del 2024, la più grande esercitazione marittima internazionale, con cadenza biennale, organizzata dalla Marina degli Stati Uniti e che mira a promuovere un "libero e aperto Indo-Pacifico".