Centinaia di persone si sono radunate per protestare e chiedere risposte alle autorità, dopo l’uccisione di tre curdi in città avvenuta ieri: “Sappiamo di essere in pericolo”, ha detto un portavoce. “C’è bisogno di supporto e considerazione”, ha aggiunto un avvocato del Consiglio democratico
Undici persone sono state arrestate oggi dopo gli scontri con la polizia a margine della manifestazione a Parigi in omaggio ai tre curdi uccisi ieri nei pressi di un centro culturale curdo della capitale francese. Lo ha reso noto il prefetto di polizia della capitale Laurent Nuñez. Le persone sono state arrestate "principalmente per danni", ha indicato Nuñez. Leggermente feriti 31 agenti delle forze dell'ordine e un manifestante colpito al sopracciglio, ha aggiunto. Centinaia di persone appartenenti alla comunità curda in Francia si sono radunate nel centro di Parigi per protestare e chiedere risposte alle autorità. Un minuto di silenzio è stato osservato in onore delle vittime e di "tutti i curdi morti per la libertà". Fra i manifestanti molti con gli occhi rossi di lacrime e molte denunce dell'atto di ieri come di una "ingiustizia", di un atto "politico" e di "terrorismo". Le vittime, una donna e due uomini, tutti membri del Consiglio democratico curdo di Francia, sono state uccise in strada a colpi di pistola nel centro della capitale. L'autore dell’attacco è un uomo francese di 69 anni, subito arrestato: secondo le autorità era in attesa del processo d'appello per un attacco a un campo migranti a Parigi avvenuto l’anno scorso.
La manifestazione e gli scontri a Parigi
Dopo gli scontri avvenuti ieri, il Consiglio democratico curdo di Francia ha convocato una manifestazione oggi in piazza della Repubblica, un luogo dove tradizionalmente si tengono manifestazioni nella capitale. “Sappiamo di essere in pericolo, tutti i curdi, anche attivisti e militanti”, ha detto il portavoce Berivan Firat alla tv francese. "Non abbiamo dubbi che siano degli omicidi politici. Il fatto che le nostre associazioni siano prese di mira rivela un carattere terroristico e politico", ha aggiunto Agit Polat, altro portavoce del Consiglio democratico curdo in Francia. L’attacco di ieri ha colpito duramente la comunità, che si preparava a celebrare il decimo anniversario dell’uccisione di tre donne curde a Parigi. “La comunità è spaventata, era già stata traumatizzata dagli eventi del 2013. C’è bisogno di risposte, supporto e considerazione”, ha detto un avvocato che rappresenta il Consiglio democratico curdo di Francia. Oggi intorno alle ore 13, un'ora dopo l'inizio della manifestazione sono iniziati gli scontri sul Boulevard du Temple, a un centinaio di metri di distanza da Place de la République, hanno notato i giornalisti dell'Afp. Tutto sarebbe partito da una "provocazione" commessa dall'autista di un furgone, ha commentato il prefetto di polizia, senza fornire ulteriori dettagli. Almeno quattro auto sono state ribaltate, di cui almeno una che è stata data alle fiamme, come anche alcuni bidoni della spazzatura. Danni alle finestre di alcuni edifici.
L’arrestato: “Ho agito per razzismo”
Intanto l’uomo francese di 69 anni, sospettato di aver ucciso ieri tre curdi e di averne feriti altri tre nei pressi di un centro culturale curdo a Parigi, avrebbe detto durante il suo arresto di aver agito perché è "razzista". Lo ha riferito una fonte vicina al dossier precisando che l'uomo, un macchinista in pensione che ha aperto il fuoco poco prima di mezzogiorno in rue d'Enghien, nel decimo arrondissement della capitale francese, aveva accanto a sé una una valigetta contenente "due o tre caricatori carichi, una scatola di cartucce calibro 45 con almeno 25 cartucce all'interno". L'arma utilizzata è una "1911 Colt 45" dell'esercito americano "dall'aspetto logoro".
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Scontri al termine del corteo pro-curdi a Marsiglia
A Marsiglia intanto si sono registrati scontri al termine della manifestazione a sostegno dei curdi uccisi ieri a Parigi. Due auto della polizia, parcheggiate davanti a un commissariato, sono state date alle fiamme. Disperso con gas lacrimogeni a metà pomeriggio, il corteo, che contava fino a 1.500 persone, dopo il suo arrivo davanti alla prefettura di Bouches-du-Rhône, ha osservato un giornalista dell'Afp. Tre persone sono state fermate e quattro agenti sono rimasti leggermente feriti.
Procura Parigi: “Movente razzista” nell'attacco contro i curdi
La custodia cautelare dell'uomo di 69 anni sospettato dell'assassinio di tre curdi a Parigi è stata revocata oggi per motivi di salute. L'uomo è stato ricoverato nell'infermeria psichiatrica della questura, ha annunciato la procura di Parigi. All'indomani dell'attentato la procura di Parigi ha annunciato che "il movente razzista" è stato "aggiunto" alle indagini aperte per omicidi, tentati omicidi, violenza con arma e violazioni della normativa sulle armi. Il 69enne sospettato, un macchinista in pensione di nazionalità francese, ha sparato diversi colpi di arma da fuoco ieri poco prima di mezzogiorno davanti a un centro culturale curdo, situato in un'affollata zona commerciale frequentata dalla comunità curda nel centro di Parigi. Tre persone, due uomini e una donna, sono state uccise e altri tre sono rimaste ferite, di cui uno gravemente, secondo l'ultimo bilancio.