Dal 30 al 50% delle case nella città affronta l’inverno, e quindi anche il 25 dicembre, senza elettricità. "Nessuno si lamenta, ci troviamo in una situazione di emergenza, dobbiamo solo aspettare", racconta un padre di famiglia ai microfoni di Sky TG24
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Sarà un Natale difficile a Kiev, il primo da quando, lo scorso febbraio, la Russia ha iniziato la guerra nel Paese. Dal 30 al 50% delle case nella città affronta l’inverno, e quindi anche il 25 dicembre, senza elettricità. "Nessuno ci dice quando tornerà l’elettricità, ma lo capiamo, nessuno si lamenta, ci troviamo in una situazione di emergenza, dobbiamo solo aspettare", racconta un padre di famiglia ai microfoni di Sky TG24. E sua figlia spiega: "A volte qualcosa ci spaventa, ma non sentiamo davvero paura. È un po’ come una performance, ci sono cose da fare che assorbono la tua attenzione. Insomma, devi fare cose perché se ti fai prendere dalla paura, non funziona" (TUTTE LE NEWS IN DIRETTA).
Il Natale in città
In città intanto si vive nella paura degli allarmi aerei. Appena arriva la minaccia le stazioni della metropolitana si riempiono, con i cittadini che trovano rifugio, tra chi studia, chi lavora e chi cerca compagnia. E a Kiev, nonostante tutto, c’è comunque un grande albero di Natale in città che, però, viene acceso solo per mezz’ora al giorno. Il regalo più desiderato e gettonato? Un generatore elettrico. Ma se ne trovano davvero pochi.
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