La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha inviato una lettera al proprietario di Twitter con la richiesta di testimoniare davanti all'organo legislativo dell'Ue a causa della minaccia che rappresenta per la libertà dei media
Elon Musk continua a far parlare di sé. Questa volta si è visto recapitare una lettera dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, con la richiesta di testimoniare davanti all'organo legislativo dell'Ue. Il Parlamento europeo non ha il potere di obbligarlo a comparire e la sua risposta non è stata ancora resa nota. Il proprietario di Twitter e Tesla ha attirato e continua ad attirare su di sé un’attenzione planetaria.
La lettera
"Twitter non diventi inconsapevolmente un catalizzatore di incitamento all'odio, interferenze elettorali e disinformazione", si legge nella lettera. Per Metsola infatti il social media "svolge un ruolo centrale nella vita democratica dell'Unione europea e consente la possibilità di un discorso civile". Nell'invito la presidente ricorda inoltre che il Parlamento europeo ha recentemente adottato la legge sui servizi digitali e sta attualmente lavorando ad un regolamento sulla trasparenza ed il targeting della pubblicità politica online. "La sua presenza al Parlamento europeo ci consentirebbe di avere una discussione schietta in pubblico", conclude Metsola nella sua lettera al patron di Twitter.
Rischia sanzioni da parte dell'Ue
Molte delle polemiche sono legate agli sconvolgimenti arrivati da quando ha acquistato il social media in ottobre per 44 miliardi di dollari. In modo particolare alcuni suoi atti hanno provocato reazioni, sia dei politici negli Stati Uniti che in Europa: il licenziamento di metà del personale, il ripristino dell'account dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’aver messo da parte una politica contro la disinformazione su Covid-19, la messa al bando – con successiva retromarcia – di alcuni giornalisti e aver brevemente bloccato i riferimenti alle piattaforme rivali su Twitter. La Commissione europea ha avvertito Musk che rischia sanzioni da parte dell'Ue a causa della minaccia che rappresenta per la libertà dei media. Un capitolo a parte poi merita l’ultimo sondaggio da lui indetto su Twitter per decidere se rimanere amministratore delegato dell'azienda. Esito: il 57,5% degli utenti ha risposto "Si'" alla sua partenza. Conseguenza immediata il crollo di un terzo del prezzo delle azioni di Twitter da quando ha acquistato la piattaforma.
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Musk: "Solo abbonati 'blu' potranno votare politiche del social"
Soltanto gli utenti a pagamento con abbonamento 'Twitter blu' avranno diritto al voto nei prossimi sondaggi sulle politiche del social. Un annuncio che arriva proprio dopo l'esito del sondaggio che ha visto prevalere il Sì alle dimissioni di Musk. Il fondatore di Tesla ha preso la palla al balzo, quando un utente ha suggerito che "gli abbonati blu dovrebbero essere gli unici che possono votare nei sondaggi relativi alle politiche". Immediata la risposta: "Ottima osservazione. Twitter apporterà questo cambiamento". Twitter Blue è un abbonamento a pagamento che consente a chiunque di acquistare un badge verificato con segno di spunta blu per il proprio account.