Turchia, sindaco di Istanbul condannato a quasi 3 anni: è principale rivale di Erdogan
MondoEkrem Imamoglu è accusato di avere insultato alcuni funzionari pubblici nel 2019 dopo aver vinto le elezioni comunali. In città scoppiano le proteste contro le sentenza. "Vogliamo legge, giustizia, diritti umani", gridano i suoi sostenitori
Quasi tre anni di carcere per insulti a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al 2019, la condanna però è arrivata ora. Ed è così che il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, uno degli oppositori più popolari di Erdogan, è stato interdetto dall'attività politica e condannato a due anni e sette mesi di galera per aver offeso nel 2019 funzionari elettorali turchi. Lo ha reso noto il suo avvocato, Kemal Polat, spiegando che la sentenza non è definitiva e sarà sottoposta al vaglio della Cassazione. Se la condanna verrà confermata, Imamoglu dovrà dimettersi dalla carica di sindaco.
I fatti risalenti al 2019
Imamoglu è stato ritenuto colpevole di "insulto a pubblico ufficiale" a causa di una dichiarazione del 2019 quando aveva chiamato "sciocchi" i membri della Commissione elettorale Suprema, responsabili dell'annullamento delle elezioni locali di Istanbul dove aveva vinto per qualche decina di voti sul candidato del partito Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan, l'ex premier Binali Yildirim. Il Consiglio elettorale supremo di Turchia decise di tenere nuovamente le elezioni dopo qualche mese a causa di irregolarità. Imamoglu vinse anche quando le consultazioni vennero riconvocate, nel giugno del 2019, ma con un più ampio margine di voti sull'avversario rispetto alle prime elezioni.
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Il sindaco di Istanbul
Ekrem Imamoglu è un esponente del Chp, il principale partito di opposizione, ed è considerato un potenziale sfidante del presidente Recep Tayyip Erdogan alle elezioni nazionali in programma tra sei mesi. Su Twitter ha chiesto ai suoi concittadini di mostrargli sostegno davanti al suo ufficio. Imamoglu vinse le elezioni municipali ad Istanbul nel 2019, ponendo fine a dominio di 25 anni dell'Akp. In una intervista televisiva avvenuta prima della sentenza, il sindaco si è detto certo che il presidente Erdogan sarà candidato per l'ultima volta “perché è destinato a perdere”.
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Imamoglu: “Chi mi ha condannato se ne pentirà alle urne”
"Faremo in modo che chi ha cercato di condannarci se ne pentirà alle urne", ha detto a caldo Imamoglu subito dopo la condanna. "Questa decisione è la prova che non c'è più giustizia in Turchia", ha aggiunto, chiamando a raccolta i suoi sostenitori, che si sono presentati a centinaia, fuori dall'edificio del comune. "Non mi fanno paura e non mi arrendo", ha aggiunto il sindaco di Istanbul, denunciando "lo schiaffo alla democrazia" arrivato con questa sentenza, che però non è definitiva.
Le proteste
"Vogliamo legge, giustizia, diritti umani", è stato uno degli slogan gridati dalla folla di migliaia di persone radunata a Sarachane sotto al palazzo comunale di Istanbul, per protestare contro la sentenza. "Oggi non è solo Ekrem Imamoglu ad essere stato processato, è stata condannato il sistema di giustizia e l'intera città di Istanbul", hanno gridano i manifestanti. Dopo la condanna, Imamoglu ha ricevuto solidarietà dai leader di vari partiti di opposizione.