Dura risposta del presidente iraniano alle parole dell'inquilino della Casa Bianca: "I nostri uomini e le nostre donne non vi permetteranno mai di portare a termine i vostri desideri satanici". Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana ha specificato: "Biden eprimeva solidarietà ai manifestanti"
Dopo che Teheran ha accusato Washington di sostenere terrorismo e violenza nelle proteste che da oltre un mese scuotono l'Iran e allo stesso tempo di tentare di raggiungere un accordo per il rilancio del patto nucleare del 2015, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, durante un evento elettorale in California, rispondendo ai giornalisti ha detto: "Libereremo l'Iran. Si libereranno molto presto". Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa, a proposito della frase del presidente americano ha specificato: "Biden stava esprimendo la sua solidarietà al popolo iraniano e sottolineando che gli Usa sono al fianco dei manifestanti pacifici. Sta al popolo iraniano determinare il loro futuro, non è cambiato nulla da questo punto di vista".
Raisi: "L'Iran non si chinerà davanti agli Usa"
La frase, pronunciata nella tarda nottata negli Usa e riportata stamane dal pool di giornalisti al seguito del presidente americano, aveva suscitato la reazione infuriata del presidente iraniano Ebrahim Raisi. "Il grande popolo dell'Iran non chinerà il proprio capo a voi", ha affermato rivolgendosi a Biden. "Il nemico oggi colpisce la nostra solidarietà e la nostra unità nazionale, la nostra sicurezza, pace e determinazione, i nostri uomini e le nostre donne non vi permetteranno mai di portare a termine i vostri desideri satanici", ha tuonato durante le celebrazioni per il 43esimo anniversario della presa dell'ambasciata Usa di Teheran nel 1979 da parte di un gruppo di studenti che tennero il personale diplomatico in ostaggio per più di un anno.
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Il presidente iraniano: "Gli Usa sostengono guerra e terrorismo"
Tra la folla che gridava slogan come "morte all'America", "morte alla Gran Bretagna" e "morte a Israele", il presidente Raisi ha affermato che gli Stati Uniti sostengono guerra e terrorismo per difendere i propri interessi e ha lanciato un appello per "lottare contro l'arroganza globale", termine utilizzato dalle autorità iraniane in riferimento agli Usa e Israele.