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Ucraina, Kiev userà droni turchi contro i velivoli kamikaze iraniani
Haluk Bayraktar, amministratore delegato dell'azienda Baykar, ha annunciato che molto presto i droni TB2 usati dalle forze ucraine “saranno dotati di missili capaci di colpire oggetti in volo”. Lunghi 6,5 metri e con un'apertura alare di 12 metri, finora sono stati in grado di contrastare solo obiettivi a terra, con la conseguenza che Kiev per combattere i velivoli iraniani utilizza jet da guerra, un metodo costoso oltre che rischioso per l'aeronautica
Si susseguono in Ucraina gli attacchi russi effettuati con i droni ma Kiev potrebbe essere presto in grado di contrastare i mezzi aerei identificati come kamikaze iraniani Shahed-136. Lo ha rivelato Haluk Bayraktar, amministratore delegato dell'azienda Baykar, che produce i droni TB2 utilizzati dall'esercito ucraino nel Donbass per infliggere ingenti perdite ai russi, compresa la portaerei Moskva lo scorso aprile. (Nella foto un drone sopra Kiev)
"Sosteniamo la difesa dello spazio aereo ucraino. Molto presto i droni TB2 e Akinci (un nuovo modello in uscita ndr) saranno dotati di missili capaci di colpire oggetti in volo, siamo alla fase dei test. I droni iraniani sono pesanti e rumorosi, volano a basse quote e sono obiettivi facili", ha detto Haluk Bayraktar (nella foto) all'agenzia tedesca Dpa
I droni TB2 (nella foto) sono lunghi 6,5 metri e hanno un'apertura alare di 12 metri per un peso di 650kg. Rimangono in volo fino a 27 ore e raggiungono la velocità di 220 chilometri orari. Difficilmente leggibili dai radar, fino ad ora sono stati capaci solo di colpire obiettivi a terra. Componenti di questi velivoli erano all'inizio prodotte in Germania, Canada e Usa ma ora, come confermato dalla stessa Baykar, vengono realizzate per il 93% in Turchia