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Oxfam: povertà e crisi climatica ogni anno colpisce 189 milioni di persone

Mondo

È l’allarme lanciato oggi in un nuovo rapporto diffuso dalla rete "Loss and Damage Collaboration". Secondo le stime riportate il 79% delle vittime registrate e il 97% delle persone colpite da eventi climatici estremi viveva nei Paesi in via di sviluppo

 

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In media ogni anno 189 milioni di persone vengono colpite da eventi climatici estremi nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta di Stati a basso reddito che pagano il prezzo più alto della crisi climatica, mentre aumentano le emissioni inquinanti e i profitti delle aziende che producono energia da combustibili fossili. Solo nella prima metà del 2022, sei tra i più grandi attori dell'industria mondiale (BP, Shell, Chevron, Exxon Mobil, Total e Eni) hanno realizzato profitti superiori per 70 miliardi di dollari.

L'Africa uno dei paesi più colpiti

II numero di disastri climatici nelle aree più povere del pianeta è più che raddoppiato nell’ultimo periodo, causando oltre 676 mila vittime. È uno dei dati che emerge dal rapporto diffuso dalla rete "Loss and Damage Collaboration" di cui Oxfam fa parte assieme ad oltre 100 ricercatori, attivisti e decisori politici da tutto il mondo. L'Africa - secondo i dati dell'African Development Bank - sta perdendo tra il 5 e il 15% di Pil pro-capite all'anno a causa dei cambiamenti climatici, pur essendo responsabile di meno del 4% delle emissioni inquinanti a livello globale.

 

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A novembre sarà argomento alla Cop27

Complessivamente, 55 tra i Paesi più poveri al mondo hanno subito perdite economiche da eventi climatici estremi per 500 miliardi di dollari nei primi 20 anni del secolo. "Il tema dei finanziamenti necessari ad affrontare il costo dell'impatto sempre più distruttivo del cambiamento climatico - ha detto Francesco Petrelli, policy advisor di Oxfam Italia - è destinato ad essere al centro della prossima Cop27 che si terrà a novembre a Sharm El-Sheikh in Egitto. Alla conferenza i Paesi in via di sviluppo chiederanno di agire dopo decenni di ritardi, rinvii e promesse non mantenute. Ci uniamo a questo appello, perché senza un'azione immediata ed efficace, ancora tantissime vite andranno perse".

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