Guerra in Ucraina, Zelensky: "Droni iraniani simbolo del fallimento russo"

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Sarebbero 2.400 i droni kamikaze ordinati dalla Russia all'Iran. Teheran potrebbe anche vendere missili con gittata da 300 a 700 km

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La scelta della Russia di utilizzare nella guerra in Ucraina droni forniti dall’Iran certifica “il fallimento militare e politico del Cremlino”. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in uno dei suoi video messaggi notturni. "Il solo fatto che chieda aiuto all'Iran è il riconoscimento da parte del Cremlino stesso del suo fallimento militare e politico", ha aggiunto, "per decenni hanno speso miliardi di dollari per il loro settore militare e industriale e hanno finito per inchinarsi a Teheran per ottenere droni e missili piuttosto semplici".

L'Iran nega di avere venduto armi

Nel suo video Zelensky ha anche ringraziato la Germania per i sistemi antiaerei Iris-T che ritiene siano molto efficaci. “Non importa che cosa faccia o pianifichi il nemico, l’Ucraina si difenderà. E 237 giorni di guerra dimostrano che siamo in grado di rispondere a qualunque minaccia”, ha concluso. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba aveva già anticipato l’intenzione di chiudere i rapporti diplomatici con Teheran. L’ex premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un allarme sul rischio che le armi inviate all’Ucraina possano finire in mano proprio al regime degli ayatollah. Ma Teheran continua a negare con forza la vendita di armi per il conflitto ucraino. I resti, dei velivoli senza pilota trovati, però, non lasciano dubbi.

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