Germania, licenziato capo dell'agenzia di cybersicurezza per presunti legami con Mosca

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Aperta un’indagine su Arne Schönbohm. La notizia è stata diffusa dal sito della rivista Spiegel e confermata martedì da un portavoce del ministero

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Il ministro dell’Interno tedesco Nancy Faeser ha licenziato il capo dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale (BSI), Arne Schönbohm, a causa dei suoi presunti legami con i servizi di intelligence russi. La notizia è stata diffusa dal sito della rivista Spiegel e confermata martedì da un portavoce del ministero. Schönbohm è tra i fondatori di un’associazione chiamata Cybersecurity Council Germany, che riunisce aziende ed esperti di cybersicurezza del settore pubblico e privato. In un servizio della tv tedesca ZDF, trasmesso la settimana scorsa, è emerso che una delle aziende, facente parte del gruppo, era stata fondata da un ex funzionario dei servizi segreti russi. L’azienda in questione, però, era poi stata espulsa dal gruppo.

Aperta anche un'indagine

Le accuse dei presunti legami con la Russia, ha dichiarato il portavoce del ministero “hanno danneggiato in maniera permanente la fiducia dei cittadini sulla neutralità e sull’imparzialità” nella gestione dell’agenzia. Dal portavoce arriva anche la notizia che è stata aperta un’indagine per chiarire le eventuali responsabilità di Schönbohm, che era presidente della BSI dal 2016. Al momento non si sa chi prenderà il suo posto.

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