La corte d’appello dell’Arizona si è schierata con Planned Parenthood e ha autorizzato di nuovo medici e centri clinici a riprendere la normale attività: bloccata la legge che vietava ogni tipo di aborto, compresi i casi di stupro e incesto, imponendo un massimo di 15 settimane per un'interruzione di gravidanza. In Ohio un giudice ha invece bloccato la legge che vieta l'aborto dopo le prime sei settimane di gravidanza. Lo Stato ha già annunciato un ricorso
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In Arizona e in Ohio due corti hanno bloccato il divieto di aborto, almeno per il momento. Le interruzioni di gravidanza possono così tornare a essere eseguite. Negli Usa, la stretta sugli aborti segue la decisione della Corte Suprema di capovolgere la Roe v. Wade, la storica sentenza del 1973 con la quale le interruzioni di gravidanza sono state legalizzate nel Paese. Dopo questa decisione, diversi Stati hanno introdotto leggi più restrittive.
In Arizona gli aborti possono tornare a essere eseguiti
In Arizona, ad esempio, tre settimane fa una corte minore ha reintrodotto una controversa legge anti-abortista nata 150 anni fa, quando ancora lo Stato non si era neppure costituito. La legge, del 1864, vieta ogni tipo di aborto, compresi i casi di stupro e incesto, imponendo un massimo di 15 settimane per un'interruzione di gravidanza. Ora, con la decisone della corte d'appello dello Stato, in Arizona gli aborti possono tornare a essere eseguiti. La corte si è infatti schierata con Planned Parenthood, ha bloccato di fatto la legge che vietava quasi completamente l'aborto e ha autorizzato di nuovo medici e centri clinici a riprendere la normale attività. Non è chiaro se e quali altri ricorsi lo Stato presenterà per reintrodurre il divieto quasi totale all'aborto.
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In Ohio gli aborti restano legali fino alla 22ma settimana
Anche in Ohio una corte ha bloccato la legge che vieta l'aborto dopo le prime sei settimane di gravidanza. Lo stop è a tempo indeterminato, almeno fino a quando le varie dispute legali intorno alla legge non saranno risolte. Con questa decisione, le interruzioni di gravidanza restano legali fino alla 22ma settimana. Il giudice Christian Jenkins, un democratico, ha detto che “vietare a una persona affetta da cancro di prendere farmaci salvavita", ma che potrebbero provocare un'interruzione di gravidanza, “rappresenta una violazione del diritto alla cura stabilito” dalla Costituzione dell'Ohio. Lo Stato ha già annunciato il ricorso. “Festeggiamo la vittoria in una battaglia, ma il nostro lavoro è lungi dall'essere completato", ha detto Iri Harvey, il numero uno di Planned Parenthood dell'Ohio.