Il presidente ungherese attacca il piano individuale della Germania sul gas con il quale ha deciso lo stanziamento di 200 miliardi di euro per affrontare il caro energia e salvare le aziende tedesche, creando però una probabile concorrenza sleale
"Gli Stati ricchi salveranno le proprie società con ingenti somme di denaro, mentre i poveri non possono. È l’inizio del cannibalismo nell'Unione europea": è la cupa previsione di Viktor Orbán. In un video pubblicato su Twitter dal suo consigliere Balazs Orbán, il premier ungherese ha attaccato lo scudo da 200 miliardi contro il prezzo del gas annunciato dalla Germania. “La Germania è nella condizione di salvare le proprie compagnie con centinaia di miliardi di euro. Non c'è una soluzione europea comune per aiutare le società europee. Certo, le sanzioni sono state imposte a tutti ma non c'è un fondo finanziario comune per compensare le conseguenze economiche”.
Scholz: "Noi siamo economicamente forti"
Il premier tedesco Olaf Scholz aveva commentato la manovra definendola “una chiara risposta a Putin, ma anche una chiara segnalazione al Paese”. E precisando: “Noi siamo economicamente forti. E questa forza economica la mobilitiamo quando serve, come adesso”. Secondo Orbán, questa decisione è potenzialmente “esplosiva”. Pertanto il presidente ungherese ha detto che “bisogna esortare Bruxelles a intervenire: ne va dell’unità europea”.