Premio Nobel per la Medicina 2022, vince Svante Pääbo per scoperte su genoma degli ominidi

Mondo

Il biologo svedese, considerato una sorta di "archeologo del Dna", ha ottenuto il riconoscimento anche per aver aperto un nuovo campo di ricerca, la paleogenomica: è stato fra i pionieri dell'estrazione del Dna dai fossili e della sua analisi. L'annuncio è stato dato come da tradizione al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia. Il riconoscimento anche per quest'anno è pari a 10 milioni di corone svedesi, al cambio odierno circa 917mila euro

ascolta articolo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie dal mondo

 

Il Nobel per la Medicina 2022 è stato assegnato al biologo svedese Svante Pääbo "per le sue scoperte sui genomi degli ominidi estinti e l'evoluzione umana" e per aver aperto un nuovo campo di ricerca, la paleogenomica. Pääbo può essere considerato una sorta di "archeologo del Dna". L'annuncio è stato dato come da tradizione al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, e trasmesso in diretta via Internet e social network. Il riconoscimento anche per quest'anno è pari a 10 milioni di corone svedesi, al cambio odierno circa 917mila euro.

Il primo a portare la genetica nel campo della paleontologia

A Pääbo viene riconosciuto il merito di avere affrontato con nuove armi una delle più grandi sfide scientifiche contemporanee. È stato infatti il primo a portare la genetica in un campo come la paleontologia, che fino ad allora si era basata sullo studio di fossili o antichissimi manufatti. Grazie alle nuove tecnologie genetiche, Pääbo è stato fra i pionieri dell'estrazione del Dna dai fossili e della sua analisi. Le ricerche che ha coordinato hanno gettato una nuova luce sull'evoluzione umana, fino a rivoluzionarne completamente lo studio. A Pääbo si deve per esempio l'analisi del Dna dei Neanderthal, che ha rivelato che l'Homo sapiens si è incrociato con i Neanderthal e che alcuni geni di quei cugini dell'uomo sono ancora presenti nel genoma di quasi tutte le popolazioni contemporanee. Sempre alle ricerche di Pääbo si deve la scoperta di un'antica popolazione umana, i Denisovani, anch'essi incrociati con l'Homo sapiens circa 70.000 anni fa: il punto di partenza per ricostruirne la storia è stato un frammento di un osso trovato in una grotta dei Monti Altai.

La ricerca soprattutto in Europa 

Nato a Stoccolma il 20 aprile 1955, Svante Pääbo ha studiato all'Università di Uppsala e in seguito si è trasferito prima all'università di Zurigo, poi in quella americana di Berkeley e in seguito nell'Università tedesca di Monaco. Nel 1999 ha fondato l'Istituto Max Planck per l'Antropologia evoluzionistica a Lipsia, dove lavora attualmente. È inoltre docente in Giappone, nell'Istituto di Scienza e Tecnologia di Okinawa, è membro dell'Organizzazione Europea di Biologia Molecolare (Embo) e fa parte di accademie prestigiose, come la Royal Society, l'Accademia Nazionale della Scienze degli Stati Uniti, l'Accademie delle Scienze francese, quella Leopoldina e l'Accademia Nazionale dei Lincei. Numerosi i riconoscimenti internazionali, fra i quali la medaglia Max Delbrück, la medaglia Theodor Bücher (Febs), il premio Louis-Jeantet (Ginevra), e il Japan Prize.

Italian scholar and physicist Giorgio Parisi poses on October 5, 2021 at the Lincean Academy (Accademia dei Lincei) in Rome, after co-winning the Nobel Physics Prize. - US-Japanese scientist Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann of Germany and Giorgio Parisi of Italy on October 5, 2021 won the Nobel Physics Prize for climate models and the understanding of physical systems. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

approfondimento

Giorgio Parisi, chi è il vincitore del Premio Nobel per la Fisica 2021

Lincei: "Premio meritatissimo"

È un premio "meritatissimo" il Nobel per la Medicina a Svante Pääbo: è il commento del presidente dell'Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, e del vicepresidente Giorgio Parisi al riconoscimento, che per due anni consecutivi viene assegnato a un socio dell'Accademia. Lo scorso anno, infatti, Parisi era stato premiato per la Fisica. "Un premio Nobel meritatissimo a un grande scienziato che abbiamo l'onore di avere come socio straniero dell'Accademia dei Lincei", dicono Antonelli e Parisi. "La ricostruzione dei genomi antichi - aggiungono - è stata un'avventura affascinante, che ci ha permesso di ricostruire la storia dell'umanità e dei rapporti con in nostri fratelli estinti, i Neandertaliani e i Denisovani". Per il paleontologo Giorgio Manzi , dell'Università Sapienza di Roma e dell'Accedemia dei Lincei, un Nobel a ricerche di biologia ed evoluzione umana costituisce "un bel successo per una piccola comunità scientifica".

muratov_mefaglia_ansa_OK

leggi anche

Medaglia Nobel pace di Muratov venduta per 103 milioni di dollari

Mondo: I più letti