Nota come autrice della trilogia su Thomas Cromwell e come polemista, la scrittrice britannica è stato il quarto autore, e prima donna, in grado di vincere due volte, nel 2009 e nel 2012, il Booker Prize: il riconoscimento letterario più prestigioso del Regno Unito per chi scrive in inglese nel mondo
“Le cose che pensi siano i disastri nella tua vita non sono davvero i disastri. Quasi tutto può essere aggirato: da ogni fosso, un sentiero, se solo lo puoi vedere” scriveva la Mantel nel suo libro “Un esperimento d’amore". Ma questa volta il sentiero dalla fossa non lo può più vedere. A dare la notizia della scomparsa della scrittrice 70enne sono stati i famigliari e il suo editore. La popolarità era arrivata grazie a una trilogia romanzata sulla figura di Thomas Cromwell, potente ministro del famigerato Enrico VIII. Nata il 6 luglio 1962 a Glossop, laureata in giurisprudenza a Sheffield e vissuta anche in Botswana e Arabia Saudita, Mantel acquisì fama letteraria a partire dai primi anni 2000, dopo aver esordito come critica.
Le polemiche verso la famiglia reale
Impegnata anche su temi politici e sociali, Mantel non si è sottratta negli anni anche a polemiche e controversie accese, incluso verso la famiglia reale malgrado il cavalierato e il titolo di dame ricevuto e accettato dalla regina. Come quando prese di mira Kate, la moglie del principe William, come un modello artificiale; quando dichiarò dopo la Brexit di volersi trasferire in Irlanda (cosa poi non avvenuta); quando disse di sognare di scrivere la storia di un'immaginaria uccisione di Margaret Thatcher; o ancora quando venne accusata di propagare vecchi pregiudizi anti-cattolici nel Regno, pur essendo stata allevata lei stessa cattolica in una famiglia di origini in parte irlandesi.