Russia, proteste e arresti nelle città dopo discorso di Putin. Aeroporti presi d'assalto

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Il fronte interno russo dà segni di cedimento. Alcuni scendono in piazza, sfidando le forze dell’ordine che rispondono con violenze e arresti; altri cercano una via per sfuggire alla chiamata alle armi annunciata dal presidente russo Vladimir Putin

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“Dannato pazzoide con la testa pelata. Ci lancerà addosso una bomba e lo stiamo ancora proteggendo tutti". Una donna in sedia a rotelle ha gridato queste parole contro il presidente russo Vladimir Putin, le sue parole sono state riportate da AFP. Come lei, molti altri cittadini russi sono scesi in piazza a manifestare dopo il discorso di Putin tenuto la mattina del 21 settembre. Due i messaggi fondamentali: la Russia non ha paura di utilizzare le armi nucleari, la Russia chiamerà immediatamente 300.000 riservisti alle armi: ex soldati con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. La risposta del fronte non si è fatta attendere. "Sono venuta per dire che sono contraria alla guerra e alla mobilitazione", ha detto all'AFP Oksana Sidorenko, una studentessa. “Perché stanno decidendo il mio futuro per me? Ho paura per me stessa, per mio fratello". Proteste contro l’annunciata “mobilitazione parziale” sono scoppiate nel giro di poche ore. “Tutti hanno paura. Sono per la pace e non voglio dover sparare", ha detto il manifestante Vasily Fedorov, uno studente che indossa un simbolo pacifista sul petto, ad AFP. (GUERRA UCRAINA-RUSSIA. SEGUI LA DIRETTA). 

Arrestate 1400 persone in 38 città

Le proteste e gli arresti OVD-Info, una ong che registra le attività dell'opposizione, ha affermato che, dal giorno del discorso, quasi 1.400 persone in 38 città russe sono state arrestate: almeno 502 a Mosca e 524 a San Pietroburgo, la seconda città più popolosa della Russia. A Ekaterinburg, centro urbano ai confini con gli Urali, la polizia ha portato via su un autobus alcuni dei 40 manifestanti che erano stati arrestati durante una manifestazione contro la guerra. L'ufficio del procuratore di Mosca ha avvertito che l'organizzazione o la partecipazione alle proteste potrebbe portare a 15 anni di carcere ma alcuni sono disposti a correre il rischio pur di portare davanti ai media il dissenso di quella parte della popolazione che non si riconosce nella violenza della guerra.

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La fuga dalle armi

Le fondamenta della Russia tremano. Chi non è sceso in piazza a manifestare sta cercando un modo per abbandonare quanto prima il Paese. Poche ore dopo il discorso di Putin, Google Trends ha registrato un’impennata della ricerca “lasciare la Russia”, molto simile a quella fotografata a pochi giorni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022. Al secondo posto tra le ricerche più frequenti si posiziona “Aeroflot”, la principale compagnia aerea russa. Le destinazioni più cercate si trovano in Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan. Il sito mostra che tutti i biglietti in classe economica per l'Armenia sono esauriti fino al 28 settembre. Secondo la piattaforma di metasearch di viaggio Aviasales, i biglietti di sola andata da Mosca a Istanbul per venerdì partono da $ 2.715 a biglietto. Prima dell'annuncio della mobilitazione del presidente Putin, i biglietti costavano circa $ 350.

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4824 russi fuggiti in Finlandia

Si tentano tutte le strade: se i biglietti aerei sono troppo costosi, si cerca di scappare via terra. Il traffico al confine orientale della Finlandia con la Russia si è intensificato nella notte tra il 21 e il 22 settembre. Il capo degli affari internazionali della guardia di frontiera, Matti Pitkaniitty, ha dichiarato in un tweet che 4.824 russi sono arrivati in Finlandia attraverso il confine orientale del Paese mercoledì sera, circa 1.600 persone in più rispetto alla settimana precedente.

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