Nel Missouri, nella cittadina di Cassville, il prossimo anno scolastico gli insegnanti potranno colpire i ragazzi indisciplinati. Sono ancora 19 gli stati americani in cui questa pratica è consentita
In Italia si può anche finire in carcere, ma negli Stati Uniti un insegnante può colpire un alunno con buona pace di tutti. Come riporta la Cnn, infatti, le pene corporali, saranno permesse, per il prossimo anno scolastico, nelle aule di una piccola città del Missouri sudoccidentale, dove il distretto ammetterà la punizione corporale per qualsiasi studente indisciplinato. Per fortuna, però, previo consenso dei genitori. Nella cittadina di Cassville, questa settimana gli amministratori hanno edotto le famiglie sulla nuova politica in una riunione aperta dove hanno anche consegnato i moduli di consenso da firmare. A riferirlo un genitore che ha partecipato alla riunione. Le punizioni corporali erano un mezzo ampiamente accettato per mantenere la disciplina nelle scuole statunitensi durante il Diciannovesimo e l’inizio del Ventesimo secolo, ma la pratica è caduta in disuso negli ultimi decenni. Mentre in Italia è un illecito che prevede la sanzione disciplinare di sospensione dal servizio per il docente reo.
Le punizioni corporali sono ammesse in 19 stati americani
Nel 1977 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che le punizioni corporali nelle scuole sono costituzionali, dando agli Stati il diritto di decidere autonomamente. Da allora, molti Stati hanno vietato questa pratica. Secondo l’Accademia americana di psichiatria infantile e dell’adolescenza, 19 Stati americani la consentono ancora, la maggior parte dei quali nel Sud. Richard Wexler, direttore esecutivo della National Coalition for Child Protection Reform, si è detto sorpreso dalla decisione di Cassville. “La tendenza in America è stata opposta: le scuole stanno abbandonando del tutto il programma. Questa è la prima volta che sento parlare di qualcuno che lo adotta” ha detto.
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Nessuna precisazione dal consiglio scolastico
Il distretto scolastico di Cassville, che serve 1.900 studenti, ha adottato formalmente la politica a giugno, secondo il suo sito web. Il documento dice che le punizioni corporali saranno prese in considerazione “solo quando tutti gli altri mezzi alternativi di disciplina avranno fallito”. Dovranno comunque essere somministrate senza “possibilità di lesioni o danni fisici”. Il sito specifica che “non è consentito colpire uno studente sulla testa o sul viso”. Le agenzie non sono riuscite a parlare con Merlyn Johnson, sovrintendente del distretto scolastico di Cassville. I membri del consiglio scolastico hanno rifiutato di commentare o non sono risultati raggiungibili. Molti abitanti del distretto, in ogni caso, non sembrano spaventati dall’opzione sculacciata a scuola e commentano placidi: “Non credo che sarà un problema”.