A Termoli 'Scuola e giustizia: educare al consapevole utilizzo'
(ANSA) - TERMOLI, 07 MAG - "Internet è una macchina incredibilmente potente che non riusciamo a controllare". Così la dirigente scolastica della scuola Principe di Piemonte e Bernacchia di Termoli, Rosanna Scrascia, intervenendo ieri alla conferenza "Bullismo e Cyberbullismo. Scuola e giustizia: educare al consapevole utilizzo", svoltasi a Termoli. "Prima ci si muoveva in un campo che si poteva controllare - ha aggiunto la preside - Per questo, ragazzi, vi invito, a stare attenti e ogni volta che avete un dubbio, fermatevi, ragionate, riflettete, non vi lasciate trascinare. Se siete bullizzati, bisogna parlarne con la famiglia, le persone che vi stanno vicino. Siamo qui per dirvi di chiedere aiuto".
All'incontro, moderato dall'avvocato Barbara Mascitto, hanno preso parte il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Termoli Alessandro Vergine, Roberto D'Aloisio presidente della Camera penale di Larino, l'avvocato Paola Cecchi che ha affrontato il profilo legislativo del bullismo, Oreste Campopiano, presidente dell'ordine degli avvocati frentani, Mariangela Di Biase, componente della Giunta nazionale Aiga e penalista di Campobasso, Roberta Di Martino, giudice onorario Tribunale per i minorenni di Napoli.
"Questo progetto è solo l'inizio. C'è molta attenzione da parte dei ragazzi che hanno interagito durante il convegno - dichiara il legale Paola Cecchi - E' fondamentale che le famiglie siano attente. L'iniziativa organizzata dalla dirigente scolastica Scrascia ha visto molta attenzione da parte degli alunni che hanno partecipato con molte domande. Auspico l'organizzazione di altri eventi di questa portata".
"Per sperare di attenuare cyberbullismo e bullismo - ha detto il presidente della Camera penale di Larino, D'Aloisio - c'è bisogno di una sinergia tra forze dell'ordine, esperti di scienze psicologiche e sociali oltre che legali. Stiamo andando sempre di più verso una società fondata sulla sopraffazione. E' evidente che questo dato è tangibile anche, molto spesso, nelle scelte di chi, da legislatore o amministratore o da governante, quella sopraffazione dovrebbe metterla da parte a favore e a vantaggio del senso di umanità. La famiglia è il primo nucleo di intervento". (ANSA).