Il presidente, nel primo discorso dopo le vacanze al mare, ha parlato di “fine della spensieratezza”. Le critiche più aspre arrivano dalla sinistra: “Molti francesi non l’hanno mai conosciuta”
Emmanuel Macron, di ritorno dalla residenza presidenziale del Fort de Bregançon, sul mare tra Nizza e Marsiglia, ha tenuto ieri mattina il primo Consiglio dei ministri usando toni insolitamente plumbei per un fine agosto. Davanti alle telecamere il presidente ha preparato i francesi a quello che li aspetterà nei prossimi mesi, citando “la fine dell’abbondanza e della spensieratezza”. Perplessi i politici di sinistra, che hanno fatto notare che molti francesi, meno agiati, l’abbondanza e la spensieratezza non l’hanno mai conosciute. Macron ha chiesto uno sforzo collettivo e si è raccomandato con i ministri di parlare chiaro, senza nascondere le difficoltà: dall’Ucraina alla siccità senza precedenti, alle difficoltà di approvvigionamento energetico, “il momento che stiamo vivendo sembra strutturato da una serie di crisi gravi — ha detto Macron — e alcuni potrebbero vedere il nostro destino come una perpetua gestione di emergenze. Da parte mia io credo che quello che stiamo vivendo sia piuttosto un grande ribaltamento, uno sconvolgimento”. I francesi si preparano a un’era segnata dall’avanzata dei regimi illiberali e dal rafforzamento di quelli autoritari, ai quali va opposta la “credibilità e serietà”.
La raccomandazione ai ministri
Rivolgendosi ai suoi ministri il presidente ha chiesto trasparenza: “È facile fare promesse a vanvera, ma non dobbiamo cedere alla tentazione della demagogia che prospera in tutte le democrazie, in un mondo complesso che spaventa. Può sembrare seducente dire ciò che le persone si aspettano, ma bisogna prima domandarsi se sia efficace e utile”.
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Il monito dei giorni scorsi
È la seconda volta in pochi giorni che Macron annuncia tempi duri: venerdì scorso a proposito della "brutale invasione russa in Ucraina" aveva detto che "ci vorrà tutta la nostra forza d’animo per affrontare l’epoca che arriva, resistere alle incertezze, alle avversità e accettare di pagare il prezzo della nostra libertà e dei nostri valori". Le frasi di Macron sembrano preparare il governo e il Paese ai conflitti sociali delle prossime settimane.