Fonti alla Cnn riferiscono che lo scrittore si è espresso "in modo articolato". I sanitari gli hanno staccato il respiratore ieri e adesso riesce a parlare
Salman Rushdie è ancora ricoverato in ospedale, ma ha iniziato a parlare con gli investigatori che stanno indagando sull'attacco subito. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. Lo scrittore, accoltellato venerdì scorso ad un evento nello Stato di New York, ha parlato "in modo articolato", precisa la fonte. Non è ancora stato reso noto il movente dell'aggressione da parte del 24enne del New Jersey, originario del Libano, Hadi Matar.
La dinamica dell'aggressione
Lo scrittore Salman Rushdie era stato aggredito il 12 agosto a New York mentre stava tenendo una conferenza. Hadi Matar è salito sul palco e lo ha accoltellato. L'assalitore è stato fermato subito dopo. Rushdie resta ricoverato per le gravi ferite riportate, ma non è più attaccato al respiratore e parla anche se con fatica.
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La fatwa di Khomeini
Salman Rushdie è l’autore de 'I versetti satanici', il libro che venne bandito in Iran nel 1988 perché considerato blasfemo. L’anno dopo la pubblicazione del libro, l'ayatollah Khomeini, lanciò una fatwa contro lo scrittore indiano offrendo una ricompensa da 3 milioni di dollari a chi lo avesse ucciso. La guida suprema Ali Khamenei ha rinnovato la fatwa nel 2017, e nel 2019 via Twitter.