Il 30 luglio il razzo è caduto nei pressi della Malaysia, nella zona della città costiera di Bintulu. La conferma è arrivata sia da Pechino che da Washington. Gli Usa attaccano: i cinesi non hanno condiviso le informazioni sul rientro a terra di un oggetto potenzialmente pericoloso
Un razzo cinese, utilizzato nei giorni scorsi come "booster" per lanciare una navicella spaziale senza equipaggio, ieri è rientrato nell'atmosfera terrestre senza controllo e si è disintegrato sopra l'Oceano Indiano (nei pressi della Malaysia, nella zona della città costiera di Bintulu). La conferma è arrivata sia da Pechino che da Washington.
Le accuse degli Usa a Pechino
Il Dipartimento della Difesa americano accusa Pechino di non aver condiviso le informazioni sul rientro a terra di un oggetto potenzialmente pericoloso. "Il Long March 5B (CZ-5B) della Repubblica Popolare Cinese è rientrato nell'Oceano Indiano alle 10:45 circa del 30 settembre", ha dichiarato l'unità militare statunitense su Twitter. Secondo l'amministratore della Nasa Bill Nelson, "tutte le nazioni spaziali dovrebbero seguire le migliori pratiche consolidate e fare la loro parte per condividere questo tipo di informazioni in anticipo per consentire previsioni affidabili del potenziale rischio di impatto dei detriti, soprattutto per i veicoli di trasporto pesante, come il Long March 5B, che comportano un rischio significativo di perdita di vite umane e di beni".
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La stazione spaziale Tiangong
Le 'manovre' cinesi di questi ultimi giorni si inseriscono nella gestione della stazione spaziale Tiangong che è uno dei fiori all'occhiello dell'ambizioso programma spaziale di Pechino. Il nuovo modulo, spinto dal Long March 5B, si è agganciato con successo al modulo centrale di Tiangong lunedì, e i tre astronauti che da giugno vivevano nel compartimento principale sono entrati nel nuovo spazio.