L'ateneo non ritiene ci siano legami tra i cinque decessi. “Stiamo prendendo questa vicenda molto sul serio” ha commentato il vice rettore Graham Virgo. Il sindacato studentesco interno ha accusato l’Università di aver “allentato” il piano di prevenzione al suicidio
Un suicidio accertato e altri 4 casi sospetti tra marzo e giugno di quest’anno. Teatro delle morti l’università di Cambridge, una delle più prestigiose del Regno Unito. Un fatto strano che, come riporta il Guardian, ha spinto i vertici dell’ateneo ad aprire un’inchiesta interna (sostenuta dalla sanità pubblica britannica) per chiarire la vicenda.
Il commento dell'ateneo
Gli studenti frequentavano college e indirizzi di studi diversi. Fatto per cui l’università non ritiene ci siano legami tra i cinque decessi. “Stiamo prendendo questa vicenda molto sul serio” ha commentato il vice rettore Graham Virgo. “Per noi niente è più importante della sicurezza e della salute dei nostri studenti. Siamo determinati a lavorare a stretto contatto con i nostri partner per aiutare a prevenire morti future". Profondamente rattristato per quanto accaduto” ha aggiunto il vice cancelliere Stephen Toope. “In questo momento angosciante, i pensieri della nostra comunità vanno alle famiglie e agli amici degli studenti che sono morti”.
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Il sindacato studentesco
Il sindacato studentesco interno ha accusato l’Università di aver “allentato” il piano di prevenzione al suicidio. “Sbagliato speculare sulle circostanze che hanno portato alla morte di questi studenti – afferma il comitato in una nota – ma non possiamo nascondere il fatto che gli studenti di Cambridge stiano affrontando una crisi relativa alla salute mentale”. Secondo l’istituto nazionale di statistica Ons, nell’anno accademico concluso nel 2020 c’erano stati tre suicidi per ogni 100mila studenti, la rilevazione più bassa degli ultimi quattro anni. A Cambridge la tendenza è stata opposta.