A causa della crisi economica, in migliaia hanno preso d'assalto i palazzi del potere fino all'annuncio di dimissioni del premier e poi del presidente. Il racconto del nostro inviato a Colombo
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Lo Sri Lanka è nel caos, dopo che i manifestanti hanno preso d'assalto i
palazzi del potere fino a quando prima il premier, e poi il presidente, hanno annunciato le dimissioni. Sky TG24 è entrato nel palazzo presidenziale occupato, a Colombo, dove si vedono moltissime persone sia nei giardini che nelle stanze interne. Nell'ufficio centrale c’è un accampamento, le persone giocano a carte e si fanno selfie per ricordare questo storico momento.
Le proteste in Sri Lanka
Nei giorni scorsi una marea umana si è riversata nella capitale Colombo, per cacciare il capo dello Stato, Gotabaya Rajapaksa, ritenuto responsabile della drammatica recessione in cui è piombato il Paese. In migliaia ieri mattina hanno invaso la residenza presidenziale, costringendo Rajapaksa a fuggire. La protesta si è spinta poi fino all'abitazione del primo ministro, Ranil Wickremesinghe, che è stata data alle fiamme. Poche ore prima era stato lo stesso premier a dimettersi per primo, dopo le richieste dei leader dei principali partiti che ora intendono formare un governo di unità nazionale. Un processo che il presidente Rajapaksa ha accettato di assecondare: lascerà il 13 luglio "per garantire una transizione pacifica", ha annunciato ieri il capo del parlamento, Mahinda Abeywardana, in una dichiarazione televisiva.