Il partito Liberal Democratico, con l'alleato di centrodestra Komeito, si appresta a conquistare la maggioranza, aumentando i consensi sulla scia emotiva dell'assassinio dell'ex premier Shinzo Abe, principale referente e figura chiave del partito conservatore
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Continuano ad emergere nuovi dettagli sull’attentato in cui è rimasto ucciso l’ex premier giapponese Shinzo Abe. Tetsuya Yamagami, l'uomo accusato di aver assassinato il politico, ha detto alla polizia di aver tentato di realizzare una bomba, in aggiunta alla fabbricazione di più pistole artigianali, una delle quali usata proprio per sparare ad Abe. Lo riferisce la Kyodo, citando fonti investigative. Intanto, secondo quanto si evince dai primi exit poll, il partito Liberal Democratico al governo in Giappone, con l'alleato di centrodestra Komeito, si appresta a conquistare la maggioranza alla Camera Alta del Parlamento, aumentando i consensi sulla scia emotiva dell'assassinio di Abe, principale referente e figura chiave del partito conservatore. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, si recherà in visita in Giappone lunedì per rendere omaggio all'ex premier. Lo riferisce il dipartimento di stato americano da Bangkok, dove il segretario è in visita.
Yamagami formalmente accusato di omicidio
Yamagami, 41 anni, è comparso questa mattina davanti ai pubblici ministeri con l'accusa di omicidio e per la formalizzazione dell'arresto. L'uomo è stato trasferito dal dipartimento di polizia della prefettura di Nara, dove era stato finora trattenuto, all'ufficio del procuratore locale, dove è stato formalmente accusato di omicidio. Quanto alle cause del suo gesto, ha escluso motivi politici, ribadendo che sua madre aveva fatto una "grande donazione" a un'organizzazione religiosa verso cui nutriva un forte rancore, credendo che fosse associata ad Abe. La generosità della madre, però, aveva creato pesanti problemi finanziari alla famiglia. Una fonte, ha scritto ancora la Kyodo, ha raccontato che Yamagami ha riferito che "inizialmente, intendevo attaccare un dirigente del gruppo" religioso, ma di aver poi deciso di mira Abe.
La dinamica dell'attentato
Ed emerge anche che il 41enne aveva studiato nel dettaglio il programma degli eventi elettorali a cui Abe partecipava. Aveva anche preso in considerazione l'idea di tentare di aggredirlo durante una manifestazione giovedì nella città di Okayama, ma
aveva accantonato l'idea perché l'evento si era svolto in un auditorium con controlli rigorosi all'accesso. Probabilmente ha deciso di aspettare fino a venerdì perché il comizio di Abe quel giorno era in mezzo alla strada: l'uomo è arrivato sul
posto con più di un'ora di anticipo e, quanto Abe ha iniziato il suo discorso, si è avvicinato lentamente da dietro e ha aperto il fuoco due volte dopo aver estratto l' arma da una borsa. La polizia di Nara, responsabile del dispositivo di sicurezza dell'evento insieme a una squadra speciale del Corpo dell'area metropolitana di Tokyo, ha ammesso che ci sono stati "problemi" che hanno permesso l'aggressione.