Attentato in Giappone, l'ex premier Shinzo Abe è morto: colpito da spari durante comizio

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L'ex primo ministro nipponico è stato ferito con un'arma da fuoco mentre stava tenendo un discorso a Nara. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate. L'ospedale: "Abbiamo tentato di rianimarlo per quattro ore". Il presunto attentatore è stato arrestato: "Ero frustrato e ho sparato per ucciderlo", ha dichiarato. Il primo ministro Kishida: "Senza parole"

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L'ex primo ministro nipponico Shinzo Abe (CHI È: LA FOTOSTORIA) è morto dopo essere stato ferito da colpi di arma da fuoco mentre stava tenendo un comizio a Nara, nel Giappone centrale. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Abe, 67 anni, è stato raggiunto da alcuni sparati a distanza ravvicinata, a pochi secondi l'uno dall'altro, mentre teneva un discorso, durante la sua campagna elettorale. L'attentatore, un uomo di 41 anni che ha usato un'arma artigianale, è stato arrestato. 

Condizioni apparse subito gravi

L'ex premier, soccorso, è stato portato subito in ospedale ma i vigili del fuoco hanno riferito che non mostrava "segnali di vita" agli esami preliminari sulla funzionalità di cuore e polmoni. Il primo ministro Kishida ha poi fatto sapere che le sue condizioni erano "molto gravi". Abe è stato poi sottoposto a una trasfusione di sangue in ospedale, secondo quanto ha riferito il ministro della Difesa del governo giapponese Nobuo Kishi, fratello minore di Abe. Funzionari giapponesi hanno spiegato che l'ex premier è stato colpito al collo e al petto e ha subito una significativa emorragia interna. "Abbiamo tentato di rianimarlo per quattro ore" hanno poi riferito il responsabile del pronto soccorso dell'ospedale di Nara.

Abe è stato premier dal dicembre del 2012 al settembre del 2020, ed è stato il primo ministro con il più lungo termine di servizio in Giappone. Il Partito liberaldemocratico di Shinzo Abe e dell'attuale premier Fumio Kishida è in netto vantaggio nei sondaggi. 

L'attentatore: "Ero frustrato, ho mirato per ucciderlo"

"Ero frustato e insoddisfatto di Shinzo Abe, ho mirato per ucciderlo". Queste le parole del 41enne Tetsuya Yamagami che ha sparato all'ex premier giapponese, secondo quanto ha riferito la polizia nipponica citata dalla tv Nhk. In un primo momento si era ipotizzato che

dietro l'attentato potesse esserci il fanatismo religioso, legato al quarto anniversario della morte di Shoko Asahara, pseudonimo di Chizuo Matsumoto, criminale giapponese, uno dei fondatori del nuovo movimento religioso giapponese Aum Shinrikyo. Nel 2004 Asahara era stato riconosciuto colpevole di essere stato mente e mandante dell'attentato alla metropolitana di Tokyo del 1995. La condanna a morte del capo della setta venne eseguita l'8 luglio 2018 quando al governo c'era Shinzo Abe. La pista non ha al momento trovato conferme.

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Il premier Kishida: "Senza parole"

Il premier giapponese Fumio Kishida, che si trovava nella prefettura di Yamagata per un evento della campagna elettorale in vista delle elezioni, domenica, della Camera alta del Parlamento, è tornato a Tokyo non appena ricevuta la notizia dell'attentato contro Shinzo Abe a Nara.  Dopo la notizia del decesso, Kishida si è detto "senza parole".

Le reazioni

L'attentato nei confronti di Shinzo Abe ha suscitato reazioni di dolore e sconcerto in tutto il mondo. Il segretario generale della Nato Stoltenberg ha parlato di "attentato atroce".  "L'Italia è sconvolta per il terribile attentato, che colpisce il Giappone, il suo libero dibattito democratico. Abe è stato un grande protagonista della vita politica giapponese e internazionale degli ultimi decenni, grazie al suo spirito innovatore, alla sua visione riformatrice. L'Italia si stringe ai suoi cari, al Governo e all'intero popolo giapponese" il cordoglio del presidente Draghi reso noto da Palazzo Chigi.

(TUTTE LE REAZIONI)

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