
Secondo quanto riportato dal sito Politico, il Pentagono sta lavorando a un nuovo piano per trasferire i progetti di palloni ad alta quota dai servizi scientifici ai servizi militari. Negli ultimi due anni spesi circa 3,8 milioni di dollari in progetti di palloni ad alta quota

L'ultima arma dell'esercito americano contro Cina e Russia? Sarebbe l'aria calda. Almeno secondo quanto riportato dal sito Politico sui progetti sui quali starebbe investendo la Difesa Usa per la sorveglianza ad alta quota
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Il Pentagono starebbe appunto lavorando a un nuovo piano per trasferire i progetti di palloni ad alta quota dai servizi scientifici ai servizi militari
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I dispositivi, che volano tra i 60.000 e i 90.000 piedi, sarebbero aggiunti all'ampia rete di sorveglianza della Difesa Usa e potrebbero essere eventualmente utilizzati per tracciare le armi ipersoniche
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"Le piattaforme ad alta o altissima quota hanno molti vantaggi per la loro resistenza sulla stazione, manovrabilità e anche flessibilità per carichi multipli", ha spiegato Tom Karako, ricercatore per il programma di sicurezza internazionale e direttore del progetto di difesa missilistica presso il Center for Strategic and International Studies

Negli ultimi due anni, ha precisato Politico, il Pentagono ha speso circa 3,8 milioni di dollari in progetti di palloni ad alta quota, e prevede di spendere 27,1 milioni di dollari nell'anno fiscale 2023 per continuare a lavorare su molteplici sforzi, secondo i documenti di bilancio

Nel frattempo, il Pentagono sta lavorando al proprio programma di armi ipersoniche, nonostante il fallimento dell'ultimo test di mercoledì. Un punto positivo per gli Stati Uniti è che i palloni aerostatici possono aiutare a tracciare e scoraggiare le armi ipersoniche sviluppate da Cina e Russia

La Cina, infatti, ad agosto ha sorpreso il Pentagono testando un missile ipersonico con capacità nucleare, che ha mancato di poco il suo obiettivo di circa due dozzine di miglia. Mentre la Russia ha iniziato a intensificare lo sviluppo di armi ipersoniche in risposta al ritiro degli Stati Uniti dal Trattato sui missili anti-balistici nel 2002

I dispositivi aumenterebbero il numero dei costosi satelliti per tracciare i missili e quindi sarebbero utilissimi per monitorare le azioni, in ambito militare, degli altri Paesi