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Attacchi hacker russi, Microsoft: cyberspionaggio in 42 Paesi, il 29% ha avuto successo

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©Ansa

Gli Stati Uniti sono stati l'obiettivo principale ma sono stati presi di mira anche Polonia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Turchia. Lo ha rilevato la divisione Intelligence e dati di Microsoft che conduce analisi periodiche da quando è esploso il conflitto

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Dall'inizio della guerra in Ucraina, Microsoft ha registrato tentativi di intrusione di hacker russi in 128 organizzazioni di 42 Paesi al di fuori dall'Ucraina. (GUERRA IN UCRAINA. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). Di questi attacchi, nel 49% dei casi l'obiettivo erano agenzie governative, nel 20% aziende del settore It, nel 19% infrastrutture critiche e nel 12% dei casi erano Organizzazioni non governative. Questo è quanto emerge da un rapporto pubblicato da Microsoft che sostiene che solo il 29% di questi attacchi avrebbe avuto successo. Gli Stati Uniti sono stati l'obiettivo numero uno ma le attività hanno preso di mira anche Polonia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Turchia. Lo ha rilevato la divisione Intelligence e dati di Microsoft che conduce analisi periodiche da quando è esploso il conflitto.

Attacchi hacker raddoppiati dall'inizio della guerra

Dall'inizio della guerra in Ucraina le agenzie di intelligence russe hanno raddoppiato gli sforzi per hackerare network informatici degli Usa e dei governi alleati con l'obiettivo di ottenere informazioni. "Mentre gli Stati Uniti sono stati l'obiettivo numero uno della Russia, questa attività ha anche dato priorità alla Polonia, dove si svolge gran parte della consegna logistica di assistenza militare e umanitaria", si legge nel rapporto di Microsoft. I cyber attacchi russi, spiega il rapporto, si basano su "attacchi informatici distruttivi all'interno dell'Ucraina, intrusione e spionaggio al di fuori dall'Ucraina e propaganda cyber in tutto il mondo". Secondo il colosso di Redmond i cyber attacchi russi hanno preso di mira in particolare i Paesi baltici, e negli ultimi due mesi "c'è stato un aumento di attività simili in Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Turchia". Microsoft conclude la sua analisi sottolineando come gli attacchi informatici russi possano essere contrastati solo attraverso una collaborazione tra pubblico e privato. Governi, aziende, organizzazioni non governative e università devono lavorare insieme per proteggere le infrastrutture critiche e i cittadini.

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