Poroshenko a Sky TG24: "Ora siamo proiettati verso la famiglia europea"

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"È finita la politica della sfera di influenza russa, non saremo mai più nella sfera di influenza russa, nel loro pensiero folle" dice l'ex presidente ucraino. Che rivolge anche un appello all'Italia: "Acceleri con le richieste per l'invio di armi"

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"La decisione della Commissione Europea è una decisione simbolica che ha dimostrato che è finita la politica della sfera di influenza russa. Noi non saremo mai più nella sfera di influenza russa, nel loro pensiero folle. Ora siamo proiettati verso la famiglia europea". Parla così l’ex presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, a Sky TG24 dopo che la Commissione europea ha espresso la sua raccomandazione al consiglio perché dia a Kiev lo status di candidato all'ingresso nell'Unione (LO SPECIALE SULLA GUERRA - IL LIVEBLOG). "Vorrei usare questa opportunità  – prosegue Poroshenko - per lanciare un appello a tutti i leader europei, perché sostengano questa raccomandazione della Commissione Europea il 23 giugno in sede di Consiglio. Questo è vitale per l’Ucraina perché in questo caso ci sarebbe lo status di candidato il 23 giugno e poi ci sarebbe il summit della Nato e noi ci aspettiamo che si aprano per l’Ucraina anche le porte della Nato”.

L'appello all'Italia: "Accelerate invio armi"

Da Poroshenko anche un vero e proprio appello al governo italiano: "Ci aspettiamo che l’Italia, insieme agli altri Stati europei, partecipi alle indagini su questi crimini di guerra perché si assicurino alla giustizia questi criminali di guerra. E ci aspettiamo che si continui a inviare forniture di armi in Ucraina riducendo la burocrazia". “Questa – ha aggiunto - è una mia richiesta personale al governo italiano: per favore, accelerate le richieste per l’invio di armi perché ogni giorno che passa senza approvvigionamenti significa non salvare vite di civili. Mentre quando arrivano armi vengono salvate vite. Quindi possiamo essere più vicini alla pace così.

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