Riforma delle armi negli Usa, trovata l’intesa al Senato: più controlli e fondi a scuole
MondoL’intesa prevede un rafforzamento dei controlli per gli acquisti di pistole e fucili da parte di chi ha meno di 21 anni e un aumento dei fondi per la sicurezza delle scuole. Per Joe Biden il compromesso "non ha tutto quello che ritengo necessario, ma è un importante passo nella giusta direzione"
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Un gruppo bipartisan di senatori ha raggiunto un accordo preliminare sulle armi, trovando un'intesa su controlli più stringenti agli acquisti, soprattutto per gli under 21, e ulteriori fondi per la sicurezza delle scuole. L'accordo, si legge in una nota i cui contenuti erano stati anticipati da Cnn, incoraggia anche gli stati americani ad adottare le leggi 'red flag', cioè norme che consentano alla polizia e alle famiglie di chiedere a un tribunale dello stato di rimuovere temporaneamente le armi a qualcuno che potrebbe essere pericoloso per sé stesso e per gli altri. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato di un "importante passo nella giusta direzione".
Biden: “Passo nella giusta direzione”
L’accordo raggiunto dai senatori su norme più stringenti in materia di armi ha trovato il plauso del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. L’attuale inquilino della Casa Bianca ha infatti affermato che l’intesa bipartisan “non ha tutto quello che ritengo necessario, ma è un importante passo nella giusta direzione”. Biden ha poi aggiunto che darà il via libera al provvedimento: “Prima arriva sul mio tavolo, prima lo posso firmare”.
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Il “Protecting Our Kids Acts”
Nei giorni scorsi la Camera americana, controllata da una maggioranza democratica, ha dato il via libera al “Protecting Our Kids Acts”: si tratta di un ampio pacchetto di misure sulle armi da fuoco che prevede significative restrizioni. Tra queste è previsto anche l'aumento da 18 a 21 anni dell'età per acquistare armi semiautomatiche. L’approvazione è arrivata con 223 voti a favore e 204 contrari, ma al Senato - dove i numeri sono in bilico tra democratici e repubblicani - era necessario un compromesso tra i due partiti.
Il “filibuster” e la necessità di un accordo
I democratici, come detto, sebbene abbiano una risicata maggioranza al Senato non hanno possibilità di approvare da soli la riforma: devono infatti superare il “filibuster”, traducibile in italiano come “ostruzionismo”. Si tratta di una procedura che consiste nel prolungare il dibattito su una proposta di legge, con il fine di impedire che su di esso venga presa una decisione. Per evitarlo è necessario che 60 senatori votino per passare a votare sulla maggior parte degli argomenti. Una regola che costringe molto spesso i due partiti a trovare un compromesso per evitare lo stallo.