Guerra Ucraina, Von der Leyen incontra Zelensky: "Kiev sulla strada giusta per l'Europa"

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La presidente della Commissione è arrivata nella capitale ucraina in treno, senza preannunciare la sua missione. Sul tavolo la candidatura di Kiev all'Ue - "Era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida" - e gli interventi per il Paese: "Vogliamo creare una road map molto chiara sulla ricostruzione". Zelensky: "Attendiamo questo supporto al vertice europeo"

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Ursula von der Leyen è in visita a Kiev, per la seconda volta dall'inizo della guerra. La presidente della Commissione Ue è arrivata nella capitale ucraina in treno e senza preannunciare la sua missione per motivi di sicurezza. La numero uno dell'esecutivo ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky e, in una dichiarazione congiunta, ha parlato del percorso europeo del Paese: "Kiev era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida, ha un'amministrazione funzionante. Vediamo un Paese ad alta digitalizzazione. È un Paese che ha già accordi commerciali e di associazione. Ci sono ancora riforme da fare sul campo della corruzione e in campo amministrazione per attrarre gli investitori". Zelensky ha a sua volta sottolineato che Kiev "attende un responso positivo" da parte dell'Ue sulla candidatura ucraina: "Attendiamo questo supporto al vertice europeo che si preannuncia storico". I sondaggi, ha aggiunto, sottolineano come "la stragrande maggioranza della popolazione europea consideri l'Ucraina parte dell'Ue" (GUERRA UCRAINA: IL CONFLITTO IN DIRETTA - TUTTI I VIDEO E I REPORTAGE).

Von der Leyen: “Daremo road map chiara sulla ricostruzione”

"Vogliamo creare una road map molto chiara sulla ricostruzione" dell'Ucraina, ha detto ancora von der Leyen, nella dichiarazione congiunta con Zelensky a Kiev. Poi ha ribadito la necessità di coniugare "investimenti e riforme" e ha proseguito: "Sono commossa e impressionata dalla resilienza del popolo ucraino. Continuano le battaglie cruente nel sud e nell'est ma è impressionante notare come gli ucraini difendano il loro Paese. A Kiev vedo che la vita sta tornando alla normalità". "La guerra sta creando un enorme stress" all'Ucraina ma "l'intero Paese ha reagito rafforzandosi. Lo stesso spirito è necessario per riformare e modernizzare il Paese", ha spiegato von der Leyen confermando che il parere della Commissione sullo status di candidato per l'Ucraina "è in fase di finalizzazione": "Ad aprile avevo detto che avremmo lavorato duramente e ti prometto che la nostra valutazione sarà alla fine della settimana prossima. Il nostro sarà un parere sul merito. Noi apprezziamo la determinazione" del popolo ucraino nel percorso europeo "e siamo dalla vostra parte". "Il popolo ucraino ha dimostrato di avere molta forza e determinazione e sono convinta che insieme supererete questa guerra terribile. Siamo al vostro fianco, Slava Ukraini!", ha aggiunto von der Leyen alla fine, salutando con la frase ormai simbolo: "Gloria all'Ucraina".

Zelensky: “L’Ue blocchi le attività delle banche russe”

"Sfortunatamente la guerra continua e noi abbiamo bisogno di una settimo pacchetto di sanzioni - ha detto Zelensky nella dichiarazione congiunta - Vanno bloccate le attività di tutte le banche russe, senza distinzioni e in particolare la Gazprombank". "L'Ucraina - ha aggiunto - può esportare energia ai Paesi europei". Poi ha avvertito: "Questo è un momento decisivo non solo per l'Ucraina ma per tutto il continente europeo: la Russia vuole dividere e indebolire l'Ue. L'Europa è il suo obiettivo".

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Le prossime tappe

L'aggiornamento sul tema della candidatura dell'Ucraina, alla base degli incontri di oggi, "contribuirà alla nostra valutazione, che arriverà presto", ha detto in mattinata von der Leyen. Il parere della Commissione sulla concessione dello status di candidato Ue all'Ucraina è previsto per il prossimo venerdì, ma lunedì ci sarà una prima riunione dei commissari europei sul dossier. Poi, il collegio dei commissari deciderà se dare luce verde alla candidatura di Kiev. In questo caso la decisione finale spetterà al Consiglio europeo, probabilmente già al vertice di fine giugno.

La candidatura ucraina

Ci sono diversi aspetti positivi sull'Ucraina che la Commissione terrà presente nella sua valutazione. Prima di tutto il buon funzionamento dell'amministrazione centrale e di quelle locali dell'Ucraina, nonostante la guerra. È sostanzialmente positiva anche la valutazione sullo stato della società civile, mentre viene giudicato sorprendente il grado di digitalizzazione del Paese. Da un punto di vista economico la valutazione dell'esecutivo Ue si baserà sullo stato prebellico e terrà conto dell'enorme potenziale dell'export agricolo del Paese. L’eventuale sì della Commissione venerdì sarà solo un primo passo. Tra gli Stati membri, a quanto si apprende, restano divergenze sulla concessione della candidatura Ue a Kiev. Nella categoria degli scettici ci sono Svezia, Danimarca, Olanda e Portogallo, mentre Germania e Austria oscillano tra scetticismo e indecisione. I Paesi dell'Europa dell'Est, Polonia in testa, sono tutti a favore così come anche Italia, Spagna e Grecia. L’obiettivo di von der Leyen è che l'Ue arrivi ad una decisione che tenga assieme tutti e 27 Paesi membri e non scontenti Kiev.

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