Bruxelles mette sul tavolo la possibilità di confiscare i beni privati - oggi congelati - degli oligarchi vicini a Putin. "Aggiungiamo le violazioni delle sanzioni dell'Ue all'elenco dei reati europei. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia", spiega von der Leyen
L'Ue apre la strada alla confisca degli asset russi. Con una nuova proposta di direttiva, Bruxelles mette sul tavolo la possibilità di confiscare i beni privati - oggi congelati - degli oligarchi vicini a Putin e lascia spazio al dibattito tra i Paesi membri che chiedono di estendere la misura agli asset della Banca centrale russa
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In sostanza la proposta dell'esecutivo comunitario è di aggiungere la violazione delle misure restrittive all'elenco dei reati Ue, rafforzando il rintracciamento, il congelamento, la gestione e la confisca dei proventi dei sanzionati nei 27 Paesi membri
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Tutto, ha spiegato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, "dipenderà dalle definizioni che verranno date nella direttiva" alle diverse violazioni delle sanzioni. Da ricordare che i beni congelati dei privati oggi valgono quasi 10 miliardi di euro
Ci sarà dunque una 'Direttiva sulle sanzioni penali', dove saranno elencati reati come 'intraprendere azioni o attività volte ad aggirare direttamente o indirettamente le sanzioni, anche occultando attività'; 'non congelare fondi appartenenti, detenuti o controllati da una persona/entità" oggetto di sanzioni; o 'intraprendere operazioni, quali l'importazione o l'esportazione di merci soggette a divieti commerciali'
Attenzione puntata, quindi, anche su chi sposta lo yacht di un oligarca verso un porto sicuro, ne acquista le tenute, o vende sottobanco a Mosca tecnologie 'sensibili'
Una direttiva parallela si occuperà poi di 'Confisca e sequestro' di beni legati alle attività criminali. Guarda ancora agli oligarchi ma avrà portata su tutti i reati di portata transnazionale, come tipicamente quelli della criminalità organizzata
"Nell'Ue soltanto l'1% dei guadagni da attività criminali viene confiscato e congeliamo solo il 2%, quindi veramente poco. Questa nuova direttiva renderà molto più efficaci ed efficienti" le attività di contrasto, ha detto la commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson
Occorrerà agire anche sull’armonizzazione delle norme sulla velocità della possibile confisca di un bene congelato: molti dei proventi delle attività criminali "vengono trasformati in criptovalute - ha anche spiegato Johansson - e se ci vogliono giorni per congelare questi soldi, non rimane più nulla da confiscare"
"Adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari. Aggiungiamo le violazioni delle sanzioni dell'Ue all'elenco dei reati europei. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia", ha detto la presidente della Commisione Ue, Ursula von der Leyen. "Non lasceremo che gli oligarchi prosperino grazie alla macchina da guerra russa. I loro beni dovrebbero essere sequestrati e possibilmente utilizzati per ricostruire l'Ucraina", ha aggiunto
Proprio sui beni degli oligarchi confiscati "chiederemo allo Stato membro di trasferire i fondi verso un fondo comune che sarà messa a disposizione, a vantaggio delle vittime della guerra in Ucraina", ha aggiunto il commissario Ue Reynders. Lunedì i Paesi Baltici con la Slovacchia avevano chiesto di utilizzare i beni sovrani russi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina, ricordando la stima di costi per 600 miliari di dollari fatta a inizio mese dal presidente Volodymyr Zelensky
I 300 miliardi congelati della Federazione russa "sono una fonte sostanziosa" per i bisogni post bellici dell'Ucraina, avevano affermato chiedendo di cercare "solide basi legali per confiscare i beni di individui russi sanzionati e utilizzare anche questi fondi per ricostruire l'Ucraina". La Commissione ha risposto e ora la parola va al Consiglio europeo della prossima settimana, per il cui via libera serve l'unanimità