
Ucraina: chi sono Prokopenko e Palamar, comandante e vicecomandante del battaglione Azov
Il numero uno del gruppo militare accusato di neonazismo dalla Russia, 30 anni, è conosciuto come 'Redis', soprannome di quando era un ultrà della Dinamo Kiev. I suoi familiari furono uccisi dalle truppe di Mosca durante la guerra con cui, nel 1939, la regione finlandese della Carelia passò all’Unione Sovietica. Lo scorso marzo ha avuto dal presidente Zelensky la medaglia dell'Ordine della Croce d'oro. Il suo vice, 39 anni, è soprannominato ‘Kalina’. Originario di Leopoli, dal 2014 vive a Mariupol

Kiev ha ordinato ai combattenti del battaglione Azov di abbandonare l’acciaieria Azovstal di Mariupol, per lunghe settimane rifugio di soldati e civili ucraini e ormai uno dei principali simboli della resistenza contro Mosca. Alla guida del battaglione – accusato dal presidente Putin di essere ‘neonazista’ – ci sono il comandante Denis Prokopenko e il suo vice, Sviatoslav Palamar (rispettivamente, a sinistra e a destra nella foto)
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DENIS PROKOPENKO – Prokopenko, 30 anni, è conosciuto dai commilitoni come il comandante ‘Redis’, soprannome che si porta dietro da quando era tifoso ultrà della Dinamo Kiev. Nella capitale ucraina Prokopenko ha studiato filologia germanica e si è laureato in lingue e letterature straniere
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Per lui, la resistenza contro la Russia è sempre stata una questione personale. Quasi tutta la sua famiglia, originaria della Carelia – oggi repubblica della Federazione russa al confine con la Finlandia – fu sterminata dall’Armata rossa nella guerra del 1939, quando il territorio passò da Helsinki all’Unione Sovietica
Papa Francesco incontra le mogli dei combattenti Azov
Prokopenko entra in battaglia per la prima volta nel 2014. Quell'anno, il gruppo militare nazionalista del battaglione Azov inizia la sua resistenza contro Mosca per l’invasione del Donbass. Da organizzazione paramilitare diventa battaglione della Guardia nazionale di Kiev
Ucraina, i segni dell'assedio sul volto di Denis Prokopenko
Dal 2017 Prokopenko è a capo del battaglione Azov. Durante la resistenza dei civili e dei militari ucraini asserragliati nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal, lo si è visto comparire di tanto in tanto in video, sempre più provato col passare del tempo
Azovstal, dai primi attacchi a oggi: le tappe
Lo scorso marzo Prokopenko ha ricevuto dal presidente Zelensky una delle più alte onorificenze ucraine, la medaglia dell'Ordine della Croce d'oro

Si è rifugiata nel frattempo in Italia la moglie, Kateryna Prokopenko, impegnata in una campagna per mantenere alta l’attenzione su quanto sta succedendo in Ucraina. Dopo qualche apparizione televisiva, lo scorso 12 maggio ha incontrato anche Papa Francesco (in foto, Kateryna Prokopenko e il Pontefice)

SVIATOSLAV PALAMAR – Il volto del vicecomandante Palamar è apparso più volte in video durante questi mesi di guerra. L’ultima volta è stata il 19 maggio

Quel giorno, con un videomessaggio su Telegram, ‘Kalina’ – questo il suo soprannome – smentiva le voci partite dai media russi che parlavano di una resa del battaglione

Secondo quanto scritto da Reuters, Palamar, 39 anni, sarebbe sposato e avrebbe un figlio. Originario di Leopoli, dal 2014 vive a Mariupol (in foto, Palamar insieme a Illia Samoilenko, membro del battaglione Azov)