I leader si sono riuniti in videoconferenza per discutere degli ultimi sviluppi della guerra e del suo impatto. Presente all’incontro anche il presidente ucraino Zelensky che "ha sottolineato la ferma determinazione dell'Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale" e "ha affermato che l'obiettivo finale è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall'intero territorio"
"Continueremo e rafforzeremo la nostra campagna contro le élite finanziarie e i membri delle loro famiglie che sostengono il presidente Putin nei suoi sforzi bellici e sperperano le risorse del popolo russo. In accordo con le nostre autorità nazionali, imporremo sanzioni nei confronti di altri individui". Ad annunciarlo sono i Paesi del G7, che riunitisi oggi in videoconferenza hanno anche dichiarato l'impegno a fermare l'import del petrolio russo. Presente anche il presidente ucraino Zelensky che, si legge nella dichiarazione finale dopo il summit, "ha affermato che l'obiettivo finale dell'Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall'intero territorio". Il presidente del Consiglio Draghi: "Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Allo stesso tempo, dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati".
Il vertice
Un funzionario della Casa Bianca ha riferito che l’incontro del G7 era incentrato sugli ultimi sviluppi della guerra in l'Ucraina e i leader avrebbero discusso anche di “una risposta collettiva all'insegna dell'unità del G7, compreso il ricorso a sanzioni senza precedenti per imporre gravi costi a Putin”. Al vertice, coordinato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a cui i leader affermano di aver assicurato supporto "per la coraggiosa difesa dell'integrità territoriale [dell'Ucraina] e la sua lotta per un futuro pacifico, prospero e democratico". Nel comunicato diffuso al termine, il G7 afferma di essere pronto ad intraprendere altre azioni per aiutare il Paese, anche dal punto di vista dell'assistenza militare e finanziaria affinché le persone possano usufruire dei servizi di base. Dura la condanna al presidente russo. I leader si dicono "scioccati" dalla "perdita umana su vasta scala, dall'attacco ai diritti umani e dalla distruzione". Secondo loro, le azioni di Putin hanno portato "onta sulla Russia e sugli storici sacrifici del suo popolo" e "non saranno risparmiati gli sforzi" per procedere contro "il presidente Putin, gli architetti e i complici di questa aggressione, incluso il regime di Lukashenko in Bielorussia". Una linea che gli Usa hanno mostrato di voler perseguire da subito, annunciando al termine dell'incontro, gli Stati Uniti nuove sanzioni.
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L'intervento di Zelensky
Nel suo intervento, spiega la nota, "il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato la ferma determinazione dell'Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. Ha affermato che l'obiettivo finale dell'Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall'intero territorio dell'Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro, ringraziando i membri del G7 per il loro sostegno".
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Draghi: "Cessate il fuoco e negoziati credibili"
La videoconferenza del G7 "ha offerto l'occasione per commemorare la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dalle sue atrocità - riferisce Palazzo Chigi in una nota - I leader hanno riaffermato l'unità dei Paesi G7 nel condannare l'aggressione ingiustificata da parte della Federazione Russa nei confronti dell'Ucraina, che ha riportato l'Europa agli orrori del secondo conflitto mondiale". I leader "hanno condiviso la viva preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità e la necessità di mantenere alta attraverso le sanzioni la pressione sul Cremlino". "Insieme ai partner il presidente del Consiglio Mario Draghi - si legge - ha ribadito l'importanza di uno stretto coordinamento per sostenere l'Ucraina e perseguire la pace promuovendo un immediato cessate il fuoco e negoziati credibili". "Il G7 deve anche continuare a impegnarsi per aiutare quei Paesi poveri che rischiano una crisi alimentare. Il nostro impegno e la nostra unità sono essenziali", ha anche detto Draghi.