Prenderà il posto di Jen Psaki che lascerà il 13 maggio e sarà la prima afroamericana ed esponente della comunità Lgbtq a ricoprire questo ruolo
Figlia di emigrati haitiani, Karine Jean- Pierre è la conferma del sogno americano che si realizza. Da ragazza cresciuta dal niente, dopo un percorso di successi, a 44 anni è arrivata a diventare portavoce del presidente degli Stati Uniti d’America. Prenderà il posto di Jen Psaki che lascerà il 13 maggio. Attivista per i diritti civili, capo dello staff della campagna di Kamala Harris, prima lesbica dichiarata a occupare un ruolo di quel livello. In precedenza era stata consigliere e portavoce di MoveOn.org, una organizzazione in difesa dei diritti civili, e analista per Nbc e Msnbc.
Chi è Karine Jean-Pierre
Nata nella Martinica da genitori haitiani, è cresciuta nel Queens, sobborgo di New York. Laureata al New York Institute of Technology, e con un master in Affari internazionali alla Columbia, ha seguito la carriera politica. Durante la campagna presidenziale di Barack Obama, nel 2008, era stata chiamata a svolgere il ruolo di direttore politico della zona sud-est e poi direttore per gli affari politici alla Casa Bianca. Dal 2020, Karine Jean-Pierre vive a Washington assieme alla corrispondente della Cnn Suzanne Malveaux con cui ha avuto una figlia.
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Ai tempi di Barak Obama
In un'intervista riguardo il suo essere apertamente gay e lavorare alla Casa Bianca ai tempi di Obama, Jean-Pierre aveva detto: "Non sono l'unica, sono una tra tanti. Il presidente Obama non ha assunto personale Lgbtq, ma persone capaci che erano anche Lgbtq. Servire Obama essendo apertamente gay è stato un onore incredibile, mi ha fatto sentire parte di una amministrazione che considera importanti le tematiche omosessuali". Il vicepresidente era Joe Biden, l’uomo che oggi l’ha nominata portavoce della Casa Bianca.