Il presidente della Repubblica, parlando a Braga, in Portogallo, in occasione del simposio 'Culture meets innovation', ha sottolineato l'importanza di una "sovranità europea" per quanto riguarda il campo tecnologico
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo a Braga per il XV Simposio Cotec Europa 'Culture meets innovation', ha voluto sottolineare come sia “essenziale che l'Unione Europea si doti di autonomia strategica". Il capo dello Stato, in particolare, ha espresso la necessità di accelerare per raggiungere una "sovranità europea" anche per quanto concerne il campo tecnologico. “La crisi della pandemia e la crisi prodotta dalla guerra ci dicono quanto sia fondamentale la cooperazione – ha spiegato - dall'innovazione dipendono la nostra competitività e la capacità di garantire ai nostri concittadini una solida cornice di sicurezza".
Mattarella: "Contesto internazionale profondamente mutato"
Aprendo il suo intervento, il presidente Mattarella ha voluto subito fare riferimento alla guerra in Ucraina: "Il contesto internazionale nel quale si svolge questa nostra discussione è profondamente mutato e non possiamo certo prescindere nelle nostre considerazioni dalla ingiustificabile aggressione della Federazione Russa ai danni dell'Ucraina. Le devastazioni di luoghi nel cuore dell'Europa, le vite spezzate, l'attentato recato alla libertà e indipendenza di un Paese, immaginavamo appartenessero a un passato remoto" (GUERRA IN UCRAINA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - LE DIRETTE E I REPORTAGE).
"Siamo a fianco del popolo ucraino"
"Siamo a fianco delle ragioni del popolo ucraino e, mentre è in gioco il destino dell'Europa appare più che mai necessario avere il coraggio di guardare al futuro, di immaginare come la cultura possa costituire un veicolo di pace", ha avvertito il Capo dello Stato.
"Cultura motore di crescita"
"Per i nostri Paesi - ha continuato Mattarella - non poteva essere, quindi, più stimolante il tema scelto per l'incontro di quest'anno. Consideriamo, infatti, da sempre, la cultura un motore di crescita, ricerca e sviluppo. Ritengo sia impossibile riflettere sull'avvenire dell'umanità senza immaginarlo collegato al mondo dell'innovazione e della tecnologia. Un avvenire in cui la tecnologia e l'innovazione non siano solo al servizio di sistemi di armamento sempre più distruttivi - ha ammonito ancora il presidente - ma siano indirizzati al progresso dell'umanità".
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"Innovazione e tecnologia guidano nostre vite"
Mattarella ha parlato di innovazione e tecnologia come di "due elementi che guidano prepotentemente questa fase delle nostre vite e credo che, se adeguatamente governati, potranno fungere da moltiplicatori di conoscenza e volano di crescita". La cultura contemporanea, ha spiegato, "è fortemente sollecitata da questioni come digitalizzazione e intelligenza artificiale. Se vale per le applicazioni destinate alla quotidianità di ciascuno di noi, vale ormai anche per le applicazioni destinate alle arti e non puo' esservi nulla di sorprendente in questo. I nostri Paesi sono depositari di ingenti patrimoni culturali; specchio, essi stessi, delle vicende storiche che li hanno caratterizzati. Costituiscono la base per evitare che vengano snaturati i valori su cui è cresciuta la nostra civiltà europea".
"Cultura è capitale su cui si innesta il nostro essere comunità"
"La cultura è un capitale sul quale si innesta il nostro essere comunità. Questo è un capitale che permette di illuminare il nostro percorso. Si tratta di un capitale che permette di ancorare saldamente le nostre identità. Come tutti i capitali, anche la cultura va messa a frutto nelle diverse dimensioni che la caratterizzano". Di qui, secondo Mattarella, "l'incontro anche con l'innovazione che ha permesso passi giganteschi da tutti i punti di vista: dalla scoperta e conservazione, alla valorizzazione dei patrimoni esistenti, alla loro fruizione sfuggendo alle limitazioni della accessibilità ai luoghi e della normale capacità di percezione con la realtà aumentata. Grazie alla creatività che sostiene, con la realizzazione di nuove installazioni e forme d'arte, anche digitale, anche virtuale".
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"Serve sovranità europea nel campo tecnologico"
Mattarella poi ha sottolineanto la convinzione "che occorre accelerare verso il raggiungimento di una 'sovranita' europea' anche per quanto concerne il campo tecnologico", richiamando che "la crisi della pandemia e la crisi prodotta dalla guerra ci dicono quanto sia fondamentale la cooperazione". Dall'innovazione, ha spiegato il presidente, "dipendono la nostra competitività e la capacità di garantire ai nostri concittadini una solida cornice di sicurezza. Per Mattarella "è essenziale che l'Unione Europea si doti di autonomia strategica. Abbiamo superato la fase in cui innovazione significa mera automazione dei processi produttivi. Oggi ci sfidano intelligenza artificiale e machine learning, ponendoci interrogativi di fondo".
"Fili che legano europei non possono venire meno"
Mattarella ha chiuso il suo intervento citando l'esperienza di una piccola isola del Mediterraneo, Procida, "vero e proprio patrimonio culturale vivente", che per il 2022 è stata designata Capitale italiana della Cultura: "Il motto che hanno scelto è 'la cultura non isola'. Auspico che, in un contesto internazionale così difficile, sappiamo farlo nostro, per ribadire i fili che legano i popoli europei fra loro, che non possono venire meno, per colpa di chi ha fatto ricorso alla brutalità della violenza e della guerra".