
Russia, i dubbi del Cremlino sulla guerra. Ma Putin prepara la parata militare
Il 9 maggio i russi celebrano l’anniversario della vittoria contro i nazisti tedeschi nella Seconda guerra mondiale. Per quella data è stata annunciata una manifestazione anche a Mariupol. Intanto a Mosca crescono i dubbi sull'invasione dell'Ucraina

Nella Russia di Putin in guerra con l’Ucraina non si rinuncia alla storica parata militare prevista per il 9 maggio, giorno in cui Mosca celebra la vittoria contro i nazisti nella Seconda Guerra mondiale. L’evento si terrà nella capitale, ma anche in altre città ci saranno sfilate militari
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E le parate potrebbero interessare anche Mariupol, come ha fatto sapere la vicesindaca nominata dai russi, Viktoria Kalachova, che ha detto - citata dalla Tass - che “senza alcun dubbio”, si terranno le manifestazioni
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Se davvero venisse confermata la notizia delle sfilate di Mariupol, questa sarebbe una chiara indicazione che il Cremlino vuole esibire - nella giornata di celebrazioni militari - un simbolo parziale di vittoria in Ucraina
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Intanto il presidente ucraino Zelensky ha commentato: "Non abbiamo paura del 9 maggio e siamo tranquilli all'idea che la Russia possa utilizzare questa data per mostrare la sua presunta vittoria". "Sappiamo che" Mosca "prevede di organizzare delle manifestazioni nei territori occupati per la festa del 9 maggio. Penso che sia un grande errore"
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Ma in Russia crescono i dubbi sull’operazione militare voluta da Putin. Come svelato da Bloomberg, alcuni alti funzionari avrebbero cercato di dissuadere Putin dal proseguire nell’invasione

Tra le motivazioni che i funzionari avrebbero avanzato, c’è anche quella economica: il Paese, temono, potrebbe essere riportato indietro di decenni, in termini di risorse e benessere

Ma il presidente russo tira dritto e nelle sue ultime dichiarazioni, fa sapere: “Il nostro unico scopo è aiutare la nostra gente che vive nel Donbass. Noi opereremo con coscienza, e otterremo la normalizzazione della vita nel Donbass”

Ma Putin non guarda solo alla situazione militare e si concentra proprio sulla ricetta economica improntata sull’autarchia, ma con l’aiuto della Cina

Il presidente ha detto di augurarsi che la nicchia di mercato che si è liberata dopo l’abbandono delle marche straniere di abbigliamento venga riempita dagli stilisti russi
Lo stesso vale per il settore dell’alimentazione. Mentre la piccola e media impresa dovrebbe puntare alla realizzazione di progetti congiunti russo-cinesi