Accuse di genocidio a Russia, Macron prende le distanze da Biden: non aiutano la pace

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In un'intervista alla tv francese il capo dell'Eliseo ha spiegato che sarà "prudente con le parole" e che la Francia continuerà a "cercare di fermare questa guerra e costruire la pace"

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Nessun riferimento alla parola "genocidio". Il presidente francese, Emmanuel Macron, intervistato dalla tv nazionale non usato le stesse parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che aveva definito proprio "genocidio" quanto commesso dai russi in Ucraina. (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

Parole per la pace

Il capo dell'Eliseo ha insistito sul fatto che l'esercito di Mosca ha commesso "crimini di guerra", ma secondo Macron un'escalation verbale non contribuisce all'obiettivo di fermare la guerra e cercare il pace. "La Russia ha scatenato unilateralmente una guerra molto brutale. E' accertato che l'esercito russo ha commesso crimini di guerra - ha detto Macron -. Ora dobbiamo trovare i responsabili e andare davanti alla giustizia, ed è quello che stiamo facendo in collaborazione con gli ucraini", ha spiegato il presidente francese, che ha poi precisato che sarà "prudente con le parole" e che la Francia continuerà a "cercare di fermare questa guerra e costruire la pace".

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Di nuovo a colloquio con Putin e Zelensky

Macron ha fatto poi sapere che intende tenere nuove conversazioni telefoniche con il leader russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nei prossimi giorni. "Nei prossimi giorni parlerò di nuovo al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il presidente russo Vladimir Putin", ha detto il capo dell'Eliseo, in corsa per il secondo mandato alle elezioni presidenziali francesi.

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