Invasione russa in Ucraina, Trump: “Questo conflitto può portarci a terza guerra mondiale”

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L’ex leader Usa ha evocato scenari inquietanti, prevedendo che le cose “andranno di male in peggio”. Ha poi descritto il presidente russo Putin come una persona motivata e determinata e spiegato: “Non abbiamo nessuno che possa parlare con lui. Avevate in me qualcuno che poteva parlarci. Con me l'America era rispettata, con Biden non è né temuta né rispettata”

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Quanto sta accadendo in Ucraina “potrebbe portare alla terza guerra mondiale”. A dirlo è Donald Trump. L’ex presidente degli Stati Uniti ha descritto il presidente russo Vladimir Putin come una persona motivata e determinata: secondo Trump, le cose “andranno di male in peggio” anche perché “non abbiamo nessuno che possa parlare con lui. Avevate in me qualcuno che poteva parlarci” (UCRAINA: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24).

Trump: “Questo conflitto può portarci alla terza guerra mondiale”

Trump, parlando dal South Carolina, ha quindi messo in guardia su quanto sta succedendo in Ucraina, evocando scenari inquietanti. “Non mi piace diffondere paura, ma questo conflitto può portarci alla terza guerra mondiale”, ha detto. Il tycoon ha sottolineato che gli Stati Uniti devono far capire al presidente russo che affronterà "cocenti conseguenze" se non fermerà l'attacco. Riguardo all’invasione russa, ha aggiunto: “Non sarebbe mai dovuto accadere. Se (Putin, ndr) avesse avuto rispetto per il nostro presidente non sarebbe mai accaduto". “Nessuno è stato più duro di me con la Russia. Io – ha aggiunto Trump – sono l'unico presidente in quattro decenni che non ha fatto entrare gli Stati Uniti in un conflitto. Con me l'America era rispettata, con Joe Biden non è né temuta né rispettata".

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L’ex presidente Usa, che non ha ancora ufficializzato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2024, ha parlato per meno di un’ora davanti ai suoi sostenitori riuniti a Florence, South Carolina. Oltre al passaggio sull’Ucraina, ha lanciato un altro paio d messaggi forti. Ha promesso che i repubblicani riprenderanno il Congresso, la Camera, il Senato e nel 2024 la "bellissima Casa Bianca". Dopo le elezioni del prossimo novembre, il Congresso potrebbe tornare in mano ai repubblicani, dati per grandi favoriti, sia alla Camera sia al Senato, da molti sondaggi: Trump ha fatto capire che potrebbe essere quello il momento in cui i conservatori sferreranno l'attacco ai regolamenti elettorali per “sigillare la vittoria”, anche forzando la mano. L'ex presidente ha spiegato che, con il pieno controllo del Congresso, verranno prese "misure" per "garantire elezioni regolari". "Noi – ha promesso – dobbiamo assicurarci che i radicali democratici non possano rubare le elezioni, dobbiamo fare in modo che ogni elezione sia sicura e corretta. Ce le hanno rubate già e non possiamo permettere che risucceda”. Trump ha poi rilanciato le accuse di brogli, ribadito che difenderà la libera circolazione delle armi e la Costituzione, che spingerà perché si insegni "storia patriottica" nelle scuole. Ha definito il ritiro dall'Afghanistan uno degli "eventi più bui della storia americana", invocato la chiusura dei confini a sud per fermare l'"invasione di clandestini" e – puntando il dito contro New York, Chicago e Portland – ha promesso di fermare il "bagno di sangue" che “sconvolge” le città a guida democratica, "travolte dalla criminalità”.

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