Il ministro degli Esteri moldavo in un’intervista al Corriere della Sera sottolinea la sua preoccupazione e aggiunge: “Vogliamo entrare in Europa, ma restiamo neutrali. Far parte della Nato sarebbe troppo pericoloso”
Dopo l’Ucraina potrebbe esserci la Moldavia fra gli obiettivi del presidente russo Putin. Ne è consapevole il giovane ministro degli Esteri e dell’Integrazione europea del Paese Nicu Popescu.
La Moldavia paese più povero d'Europa
Le conseguenze per la Moldavia, paese più povero d’Europa sono già devastanti: “Dal 24 febbraio, più di 230 mila rifugiati hanno attraversato il confine, 120 mila rimarranno qui: siamo un popolo di 2,5 milioni” dice al Corriere della Sera Popescu. Ma la paura più grande è l’invasione. Nonostante gli Usa abbiano garantito il loro appoggio, le somiglianze con l’Ucraina restano troppe: oltre alla dipendenza dal gas russo e a un enorme debito pubblico, c’è la Transnistria, una regione separatista che è l’equivalente del Donbass, a maggioranza filorussa, e dove si trova uno dei più grandi depositi di armi di tutta l’Europa orientale.
La Moldavia nel mirino
“Nessuno si aspettava le bombe su Kiev – sottolinea Popescu – ma è successo. Siamo il Paese più fragile della zona e non posso negare che ci stiamo preparando al peggio. La crisi c’è già ed è in primis umanitaria: tra poco non saremo più in grado di accogliere dignitosamente i rifugiati. Abbiamo bisogno di un aiuto da altri paesi e anche la nostra economia è fragile”. Il ministro sottolinea anche come e perché l’economia della Moldavia sia fragile: "Stiamo subendo la perdita di importazioni dall’Ucraina, principalmente dal porto di Odessa. Soffriamo anche con l’export. Per non parlare del crollo della fiducia degli investitori".
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La Moldavia e l’Europa
Quanto all’adesione all’Unione Europea Popescu è chiaro: “Non è una novità che la Moldavia voglia far parte dell’Europa, ma ora, più che mai, è necessario un passo avanti. Sappiamo che non avviene dall’oggi al domani, ma abbiamo bisogno di un segnale forte, è quello che vogliono i nostri cittadini. Dal 1994 la Moldavia è un Paese neutrale. Nessun governo ha mai pensato di cambiare questo stato. La Russia è nei nostri territori, sarebbe troppo pericoloso”.
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I cittadini moldavi
Popescu parla anche del popolo moldavo: “Nessuno vuole la guerra in casa, neanche chi vive in Transnistria. In questo momento, combattiamo attivamente contro la propaganda filo russa, spegnendo alcuni siti come Sputnik, che diffondono disinformazione. Abbiamo aperto un canale Telegram del governo con le notizie verificate sulla guerra che invitiamo tutti a seguire”.