Il segretario di Stato americano sottolinea come l'uso di armi nucleari sarebbe "devastante" per tutto il mondo: la "retorica provocatoria è pericolosa, rischia errori di calcolo". Definisce "sconcertante" il costo umano del conflitto e aggiunge che gli Usa stanno "documentando" possibili crimini di guerra russi. Poi ribadisce: “Continuiamo gli sforzi diplomatici, lasciamo la porta aperta”
"La guerra nucleare non può essere vinta da nessuno e non deve essere combattuta". Sono queste le parole del segretario di Stato Usa Antony Blinken, nel giorno in cui in Ucraina si continua a combattere e l’Assemblea generale dell’Onu ha adottato una risoluzione contro l’invasione della Russia. Al momento, ha precisato Blinken, gli Stati Uniti “non vedono il motivo” per cambiare la postura nucleare, neppure dopo che Vladimir Putin ha messo in allerta le sue forze nucleari. L'uso di armi nucleari sarebbe "devastante" per tutto il mondo, ha spiegato Blinken: la "retorica provocatoria è pericolosa, rischia errori di calcolo" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - I VIDEO).
Blinken: Usa stanno "documentando" possibili crimini di guerra
Secondo il segretario di Stato americano, Putin non vede alcuna indipendenza dell'Ucraina ma vuole solo che sia parte del suo impero. Blinken ha poi definito "sconcertante" il costo umano della guerra in Ucraina. Gli Usa, ha sottolineato, stanno "documentando" possibili crimini di guerra della Russia. In giornata, gli Stati Uniti hanno denunciato il fatto che l'esercito di Mosca usi armi proibite e colpisca i civili. La Russia sta muovendo "armamenti eccezionalmente letali" in Ucraina, comprese bombe a grappolo e termobariche, ha detto al Palazzo di Vetro l'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield.
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"Continuiamo gli sforzi diplomatici
Blinken ha poi definito “ingiustificabile” l’attacco russo su Kharkiv. Ma ha ribadito: “Continuiamo gli sforzi diplomatici. Lasciamo la porta aperta: restiamo impegnati nell'opzione diplomatica”. Il segretario di Stato Usa sarà in Europa da domani 3 marzo fino al 9 marzo: andrà Polonia, Moldavia e nei paesi Baltici. Riguardo alle sanzioni contro Mosca, ha dichiarato: “Hanno avuto un effetto forte sull'economia russa", Putin probabilmente pensava che gli alleati stessero "bleffando" quando parlavano di sanzioni forti. Blinken ha poi concluso: "Stiamo lavorando attivamente ogni ora per fornire assistenza all'Ucraina e la mia valutazione ora è che gli aiuti stanno arrivando a chi ne ha bisogno”.