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Crisi Russia-Ucraina, incontro tra Blinken e Lavrov la prossima settimana

Mondo

Mentre Mosca annuncia altri ritiri dal confine ucraino, i separatisti filorussi dell’autoproclamata repubblica di Luhansk nel Paese accusano le forze governative di averli attaccati con colpi di mortaio. Prosegue il lavoro della diplomazia con un serie di incontri importanti

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Mentre dal campo arrivano notizie contrastanti con la Russia che annuncia

di aver ritirato altri carri armati dal confine ucraino e il ministero della Difesa ucraino che invece fa sapere di aver registrato "60 violazioni del cessate il fuoco da parte dei separatisti filorussi nel Donbass nelle ultime 24 ore”, sul fronte diplomatico si continua a lavorare per cercare un’intesa (QUI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). 

Gli incontri sul fronte diplomatico

Dopo aver sentito il premier Drahi, oggi Biden riunisce i leader di Ue e Nato. Sempre oggi si incontreranno Kamala Harris e Volodymyr Zelensky alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. Su iniziativa Usa si telefoneranno anche Il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu e il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin. La prossima settimana poi uno degli incontri più attesi ossia quello tra Antony Blinken e Sergej Lavrov.

L’ incontro tra Blinken a Lavrov

Anthony Blinken ha infatti accettato un nuovo incontro con Sergei Lavrov sulla crisi dell'Ucraina. A renderlo noto è stato lo stesso dipartimento di Stato Usa, precisando che era stato il segretario di Stato a proporre l'incontro e poi il ministro russo ha dato la sua disponibilità per la fine della prossima settimana. Il portavoce di Blinken, Ned Price, ha detto che l'incontro si svolgerà in Europa "sempre che non ci sia un'ulteriore invasione russa". "Se invaderanno nei prossimi giorni - ha aggiunto - allora sarà chiaro che non sono mai stati seri sulla diplomazia". Ricordiamo che era stato lo stesso Blinken, nel suo discorso ieri all'Onu in cui  aveva illustrato il piano con cui la Russia starebbe cercando di creare un pretesto per attaccare l'Ucraina, a rendere noto di aver chiesto a Lavrov un incontro.

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Le accuse di Biden

Intanto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che oggi riunisce i leader di  Ue e Nato, ieri è tornato ad accusare la Russia di progettare un'imminente invasione dell'Ucraina con un pretesto, dopo che le forze ucraine e i ribelli filo-russi si sono scambiati accuse reciproche dell'escalation militare che si sta registrando lungo la linea di contatto in Donbass. Il Cremlino ha respinto le accuse al mittente, dichiarando che è l'Occidente ad alimentare tensioni e minacciando non ben specificate "misure tecnico-militari".

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La conferenza sulla sicurezza di Monaco

Della situazione di stallo in Ucraina (ma anche della situazione nel Sahel e del rilancio

dell'accordo nucleare iraniano del 2015) si parlerà oggi anche alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. I lavori prendono il via 13.30, ora italiana, con l'intervento del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il ministro degli esteri della Germania Annalena Baerbock e del segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Oltre ai discorsi della vice presidente americana Kamala Harris - che rappresenta gli Stati Uniti insieme al segretario di Stato, Antony Blinken - del cancelliere tedesco Olaf Scholz e di altri leader, la tre giorni di Monaco sarà anche l'occasione di una serie di incontri al margine sulla crisi ucraina. Harris oggi avrà un colloquio con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e sono previsti suoi incontri con Scholz, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con i leader dei Paesi baltici. Sempre a margine della conferenza, domani si svolgerà la riunione dei ministri degli Esteri del G7, di cui quest'anno la Germania ha la presidenza.

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