Il 56,6% di coloro che hanno votato ha deciso di sostenere un testo che prevede di rimuovere le reclame in qualsiasi mezzo possa raggiungere bambini e adolescenti. Bocciate altre tre proposte, compreso il divieto totale di fare sperimentazioni sugli animali
Gli svizzeri hanno optato per un inasprimento delle pubblicità sul tabacco. Il 56,6% di coloro che hanno partecipato alla votazione federale si è espresso a favore di un’iniziativa intitolata 'Sì alla protezione dei bambini e degli adolescenti dalla pubblicità del tabacco' che chiede di vietare completamente la pubblicità per il tabacco dove fanciulli e adolescenti potrebbero vederla. Lo stesso hanno fatto anche 15 cantoni su 23: era richiesta la maggioranza affinché l’iniziativa avesse successo.
Il contesto
La Lega Svizzera contro il cancro, una delle organizzazioni che avevano promosso l’iniziativa sul fumo, ha espresso soddisfazione per l’esito: "Siamo molto contenti che i bambini possano essere efficacemente protetti dalla pubblicità del tabacco in futuro". Il testo proponeva di vietare non solo la pubblicità in tv ma in qualsiasi mezzo accessibile ai più giovani, compresi cartelloni e spot al cinema. Resterà permessa solo la promozione destinata agli adulti, veicolata ad esempio tramite e-mail o volantini e quindi invisibile ai più giovani. Swissinfo riporta che l'iniziativa era stata presentata come risposta al rifiuto del Parlamento di legiferare in questo senso e che era stata osteggiata dalle lobby del tabacco. Nel Paese hanno tra l’altro sede giganti del tabacco come Philip Morris, Japan Tobacco International e British American Tobacco.
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Le altre votazioni
Quello della pubblicità non è l’unico tema su cui si sono espressi gli svizzeri, ma è l’unico che hanno sostenuto. Le votazioni federali in programma riguardavano anche l'abolizione della tassa di bollo, il divieto della sperimentazione animale e una proposta sul sostegno ai media: tre proposte che sono state respinte. La prima è stata bocciata dal 63% dei votanti, la seconda dal 79,1% e la terza dal 54,6%. Le urne si sono aperte alle 10 di domenica 13 febbraio ma molti avevano già votato per posta. L’esito era stato in gran parte previsto, soprattutto per quanto riguarda la sperimentazione sugli animali dato che il tema è già stato regolamentato e il governo aveva più volte avvertito sugli esiti “disastrosi” di un divieto totale. I sondaggi parlavano di un testa a testa solo per il pacchetto con le misure a favore dei media con un 49% di contrari e un 46% favorevole. Percentuali che non si sono discostate molto dall’esito effettivo.